Meditazione 1
GENEALOGIA di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. (Mt 1,1-17)
La mia storia e la formazione del mio carattere e delle mie buone o cattive inclinazioni affonda le sue radici nella storia dei miei genitori e quindi dei miei avi. È una storia di uomini peccatori, il cui peccato è stato redento già in loro dal sangue di Gesù. Questa redenzione li ha resi portatori pure della santità di Dio e della sua fedeltà. Se essi non fossero stati perdonati, allora sì il loro peccato graverebbe ancora su di me. E cosa potrei fare? Potrei soltanto invocare su di esso il sangue del Signore Gesù! Questo è il sangue che entra nella mia storia portandovi novità. Questo è il sangue di cui mi voglio occupare, il sangue cui non posso rinunciare. Il sangue di Gesù Cristo è quello che con potenza entra nella mia genealogia e le dà valore e significato!
Sono perciò contento che Matteo si occupi per me del sangue di Gesù.
La sua venuta nel mondo non è stata come la caduta di un meteorite. Egli è entrato nella storia come ogni uomo: il suo venire è stato perciò preparato da secoli, preceduto da coloro che avevano bisogno di lui, che lo attendevano, che ne sognavano la presenza! Matteo ci fa ridiscendere di padre in figlio fino a Gesù cominciando da Abramo. L'inizio da Abramo potrebbe essere un altro punto di partenza per risalire fino ad Adamo, ma Matteo comincia volutamente con colui che è il padre della fede nel vero Dio vivente. La vita di Abramo è significativa perché egli crede con una fede nuova, mai vista, nel Dio che lo ha fatto suo amico. Partire da Abramo è partire dalla fede. La genealogia di Gesù affonda le sue radici nella fede forte e generosa di Abramo. Il sangue umano di Gesù riceve il suo valore dagli atti di fede obbediente del capostipite!
Duemila e più anni di storia separano Abramo da Gesù.
Duemila anni in cui le generazioni si susseguono regolarmente segnate tutte
dalla debolezza umana, dalla tentazione presente e spesso accolta, di diffidare
di quel Dio che non si vede, di disobbedire alla parola di quel Dio che parla
senza mostrarsi, di vivere come se Colui che ha segnato l'inizio della storia si
fosse poi così integrato in essa da renderla divina. E invece le generazioni
così illustri, partite da un capostipite così eccezionale, sono talmente
normali da esser segnate addirittura dal peccato. Matteo non prova vergogna nel
far menzione dei comportamenti meno gloriosi degli antenati di Gesù! Tre donne
straniere legano l'albero di Gesù ad altri popoli, popoli pagani. E il
comportamento discutibile di giuda - figlio di Giacobbe - e quello chiaramente
peccaminoso di Davide mostrano come le radici della storia di Gesù siano le
stesse di chiunque di noi.
Le varie generazioni sono chiuse dal nome a noi familiare di Giuseppe, e da lui Matteo ci fa fare il salto a Maria, che concepisce senza concorso d'uomo. La genealogia di Gesù è tutta segnata dal peccato, egli entra in questa storia bisognosa di purificazione, ma il suo sangue è puro. Il suo sangue viene solo da una donna che ripete l'abbandono fiducioso della fede di Abramo. Questo è il sangue che rende prezioso il mio sangue, l'unico sangue cui non posso e non voglio rinunciare. Posso dimenticare la mia genealogia perché nella mia storia è entrata la storia di Gesù.
E la genealogia di Gesù, nonostante sia segnata dal peccato dell'uomo, è tuttavia ordinata dalla sapienza e dalla fedeltà del Padre. I nomi degli antenati sono raggruppati tre volte nel numero di quattordici. Matteo stesso si meraviglia che ogni gruppo di quattordici formi un capitolo significativo della storia del popolo: da Abramo a Davide, da Davide alla sofferenza della deportazione, da questa a Gesù. Tre volte risuona il numero di quattordici, il numero delle lettere ebraiche che formano il nome del re Davide, il cui Regno viene ora posto sulle spalle di colui che viene! L'ordine così armonioso è un segno sicuro che tutta la storia dell'uomo, nonostante il suo disordine e il suo peccato, non può sfuggire alla mano benedicente di Dio!
Padre santo e giusto,
tu vuoi riscattare la storia di infedeltà e disobbedienza dell'uomo attraverso
il Sangue di Gesù, tuo Figlio. Egli è tutto tuo, ed è uno di noi. Ti
ringraziamo perché per preparargli un corpo, quel corpo che Egli ti ha offerto,
hai adoperato la storia degli uomini, la nostra povera e fragile storia. Questo
tuo modo di fare sostiene la mia speranza e la certezza che tu ci ami sempre,
con un amore vero, un amore misericordioso e fedele!