1. Che cosa sono?
2. A che cosa servono?
3. Come si scelgono?
4. Che effetti o quale efficacia hanno?
Il Dr. Eduard Bach è vissuto in Inghilterra (1886-1936). È lui che dà il nome a questa particolare "medicina", di cui è lo scopritore principale.
1. Sono chiamati "Fiori di Bach"
le essenze di 38 fiori, commercializzati in confezioni di 38 boccette con etichette
riportanti ciascuna il nome di un fiore diverso. Le "essenze" vengono
ottenute facendo macerare in acqua per tre o quattro ore una certa quantità
di fiori, oppure facendoli bollire. In vista della conservazione, all'acqua
viene poi aggiunto dell'alcol. Questo metodo è più semplice di quello usato
per i comuni estratti, ottenuti lasciando erbe e fiori a macerare fino a quaranta
giorni in alcol o zucchero. Per questi sono sufficienti poche ore in acqua fredda!
2. Gli estratti dei fiori dovrebbero curare
le malattie, ritenute da E. Bach conseguenza di stati d'animo negativi. La gelosia,
l'invidia, l'odio, la superbia, il senso di inferiorità o di superiorità, la
rabbia, la depressione, la paura, l'insofferenza, ecc., sarebbero all'origine
dei mali che affaticano e stressano i vari organi del corpo umano. Intervenendo
sugli stati d'animo e sulle emozioni e debellandoli, si eliminerebbero le radici
di molte malattie. Più dell'essenza del fiore, è l'idea che ci si fa di esso
che serve a far sorgere sentimenti e pensieri positivi, contrari a quelli posseduti.
3. Come si sceglie il fiore adatto? Non si
può dire che il tal fiore vince la tal malattia, ma lo stato d'animo che la
provoca. Come farai a scoprire quale sentimento negativo influisce sul tuo corpo
fino a farti ammalare? Non servono per questo conoscenze mediche o scientifiche!
Basta scoprire il fiore che provoca una reazione sensibile. Passerai la mano
o le dita sopra le 38 boccette. Su una di esse sentirai un fremito o una vibrazione:
è quella giusta! Questa scelta la può compiere per te colui che ti vende le
boccette. Egli più facilmente usa il pendolo; quando questo si muove nella direzione
da lui ritenuta positiva, quello è il fiore adatto! Qualche goccia di acqua,
messa a contatto col fiore, ti darà la certezza di essere sulla strada della
guarigione, e ti sentirai certamente meglio!
4. L'effetto: miglioramento della situazione
dell'ammalato.
Solo questo?
Altri effetti collaterali:
a. Radicamento di mentalità magica, determinato dal modo usato nella scelta della boccetta (che, inoltre, chi sa cosa contiene realmente?).
b. Sradicamento della fede dalla vita. Se, per debellare stati d'animo negativi e far sorgere quelli positivi, basta l'acqua dei fiori, che ci sta a fare la fede nel cuore dell'uomo? Se così fosse, non occorrerebbe più pensare a Dio, né alla sua parola, né all'opera salvatrice e redentrice di Gesù, né al suo perdono. Si può tutto senza di lui!
Succede così quanto, in altro campo, avrebbe voluto ottenere Edmondo De Amicis
con "Il Cuore": far vedere che il ragazzo italiano diventa ottimo
cittadino senza la fede, convincere che questa è inutile, cosa futile da vecchierella
sorpassata, persuadere che Dio non serve. S. Giovanni Bosco s'era accorto di
questa intenzione dell'autore massonico del libro, diffuso nelle scuole italiane,
e ha scritto "Le memorie dell'Oratorio" per contrastarne o smorzarne
il danno.
Io non vorrei distogliere nessuno dal raccogliere uva ursina o calendula o camomilla
e menta o timo! Vorrei esser riuscito a farti venire la voglia di raccogliere
fiori veri da portare all'immagine di tua Madre Maria, per deporre davanti a
lei i tuoi sentimenti negativi! Starai meglio, quando, ubbidendole, ascolterai
suo Figlio!
Come i Fiori di Bach, molte altre tecniche vengono usate come "medicine", e diventano strumento adatto per far passare idee e convinzioni distruttive del nostro modo sano di ragionare e della nostra fede cristiana!