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I T.d.G. E IL VERO NOME DI DIO

I T. d. G. ritengono conoscere il "vero" Nome di Dio.
Molti sono i Nomi di Dio riferiti dalla Bibbia: Adonai, Elohim, Jahweh (il Nome rivelato a Mosè dal roveto ardente).
Essi lo chiamano Geova. Come mai?
A partire dall'età dopo l'esilio di Babilonia (verso il 500 a. C. circa), il Nome santo non lo si pronunciava più, per paura di pronunciarlo senza attenzione e quindi profanarlo. Allora anche nella scrittura si introdussero dei modi per avvertire il lettore che non lo pronunciasse: per es. in alcuni manoscritti trovati nelle grotte del Mar Morto (commento di Abacuc) la scrittura è quadrata; quando s'arriva alle quattro lettere del Nome Sacro (JHWH), queste sono scritte in scrittura antica, fenicia, una scrittura che non si usava più. Più tardi, quando hanno messo le vocali sotto il testo consonantico (anticamente gli Ebrei scrivevano solo le consonanti), tutte le volte che trovavano le 4 lettere del Nome Sacro vi mettevano le vocali del nome Adonai, in modo che il lettore, vedendo quelle vocali pronunciasse "Adonai" (= mio Signore). La pronuncia JaHWèH è una pronuncia ricostruita. Dal Nome JHWH vocalizzato con Adonai è risultato, presso i cristiani dal Rinascimento in poi, una lettura che è erronea: Jehowah; i T.d.G. suppongono che sia il Nome di Dio, ma è un errore grammaticale molto elementare.
Conoscere il Nome di Dio non significa sapere come dev'esser chiamato, ma invece avere un rapporto personale con Lui, tanto da lasciarsi guidare e trasformare la vita. Vuoi dire lasciarsi fare da Lui, La parola "conoscere" nella Bibbia significa "conoscere con amore". "Conoscere il Nome" vuoi dire entrare in comunione con la realtà rappresentata dal nome, avere in qualche maniera una presa diretta su questa realtà, sicché conoscere il Nome di Dio vorrebbe dire toccarlo in qualche maniera, mettergli su le mani; perciò Dio aspetta a rivelare il suo Nome in un tempo che è maturo, in modo che il popolo possa veramente raggiungerlo!
Teniamo presente questo fatto quando diciamo "sia santificato il tuo Nome" e quando ci segniamo "nel Nome del Padre..."!
II Nome di Dio, come ogni nome di persona nella cultura ebraica, indica o l'essenza o il compito di quella persona. Il Nome JHWH vorrebbe dire " lo sono l'Esistente ", oppure " lo sono colui che è efficacemente presente ", oppure " lo sono ciò che sono ". Con questo termine Dio si rivela, e nello stesso tempo si nasconde alla curiosità umana. Egli è colui che esiste e della cui esistenza ed azione benefica sono testimoni i Padri Abramo, Isacco e Giacobbe!
Ce ne dà conferma il brano biblico del colloquio di Mosè con Dio presso il Roveto:
Esodo 3,13-15: Mosè disse a Dio: "Ecco io arrivo dagli Israeliti e dico loro: il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi. Ma mi diranno: Come si chiama? E io che cosa risponderò loro? ". Dio disse a Mosè: "Io sono colui che sono". Dio aggiunse a Mosè: " Dirai agli Israeliti: Il Signore, il Dio dei vostri padri, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe mi ha mandato a voi. Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione ".
Potremmo quindi tradurre il "Nome di Dio": "Colui che c'è (non vi abbandonerà mai)".(1)
Osserviamo inoltre che, come i figli non chiamano mai il loro papa per nome (perché sarebbe mettersi in atteggiamento di parità o di distanza), così i cristiani, Figli di Dio, non chiamano Dio Padre per nome, ma semplicemente, come ha insegnato e fatto Gesù: " Abbà " Padre!
Ecco l'insegnamento di Gesù e degli Apostoli:
Matteo 6.9: Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome.
Romani 8, 15: Voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: Abbà, Padre!
Chiamare Dio col nome "Padre" (papa) è certamente un modo confidenziale, che richiede vero spirito di figlio, vero amore semplice e sereno, e denota abbandono fiducioso nel suo cuore. Lo preferiamo perciò a qualsiasi altra usanza!
L'unico " nome " che noi abbiamo e che pronunciamo e nel quale troviamo salvezza è il Nome di Gesù, Figlio di Dio e Dio egli stesso.
Dice s. Pietro in Atti 4, 12: In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti altro NOME dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati!
Il Nome di Gesù è il nome divino con cui i cristiani si differenziano da tutte le altre religioni!

Sul nome di Dio scrive così lo studioso Ebreo Abraham Joshua Heschel (in "Dio alla ricerca dell'uomo", Boria, Torino, 1969, pg. 82, 83). << II vero nome di Dio è un mistero. Leggiamo nel Talmud: "disse il Signore a Mosè... "Questo è il mio nome in perpetuo".., (Es 3,15). La parola ebraica corrispondente a "in perpetuo" (leolam) è qui scritta in maniera da poter essere letta anche lealem, che significa "celare". Il nome di Dio deve rimanere celato" (Kiddushim 71 a). Nel corso dei secoli, gli ebrei rifuggirono dal pronunciare e, in parte, persino dal trascrivere in maniera completa le quattro lettere dei santo nome di Dio (il Tetragramma). Il vero nome è il NOME INEFFABILE. Esso viene reso dagli Ebrei con Adonai ( = Mio Signore), dai Samaritani con Hashem, e da coloro che tradussero la Bibbia in grece con la parola "Signore" (Kyrios). Secondo Abba Saul, colui che pronuncia il Nome Ineffabile è tra quelli che non godranno della vita futura. " Nessuno può pronunciare il mistero del Tuo nom". >>

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