serie 2. parte 5

Vangelo secondo Marco: capitolo 3,13-19

Testo del Vangelo
(trad. CEI 1977)

Lectio

13 Salì poi sul monte,



chiamò vicino a sé quelli che egli volle


ed essi andarono da lui.

Signore Gesù, sei lontano da coloro che ti vogliono uccidere, circondato da quelli che ti cercano con impulsività. Tu non desideri la popolarità, non vuoi la gloria degli uomini, vuoi invece realizzare la volontà del Padre. Il Padre si è manifestato sul monte a Mosè e ad Elia (Es 19,3; 1Re 19,8). Anche tu quindi sali sul monte. Vuoi comprendere qual è il disegno di Dio per il suo popolo. Coloro che dovrebbero radunare il popolo di Dio ed esserne la guida non ascoltano il Padre e non vogliono vedere nelle tue opere meravigliose la sua presenza. Ed allora ecco che realizzi quanto i profeti hanno annunciato: "a Non-mio-popolo dirò: Popolo mio" (Os 2,25)!
Tu sali sul monte per iniziare là, in alto, l'opera che Dio vuol dare agli uomini come frutto del suo beneplacito. Sul monte ti segue chi è disposto a faticare per te, a portare la croce, chi è disponibile alla tua volontà. Là tu apri la bocca e pronunci ad uno ad uno i nomi di coloro che hai visto e amato e di cui hai intuito che potrebbero collaborare con te. E questi, che tu chiami, ti obbediscono. Essi si discostano dalla folla e si pongono accanto a te, davanti a te, pronti ad ascoltarti, protesi a compiere la tua volontà.

14 Ne costituì Dodici,

 

perché stessero con lui

 

 

e per mandarli a predicare

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

15 e avessero il potere di scacciare i demoni;

Eccoli, attendono la tua parola: sono dodici, come le dodici tribù del popolo d'Israele disperso tra le nazioni. Di questi dodici tu fai un gruppo, un'unità, una comunità stabile, un popolo. Dalla parola che esce dalla tua bocca nasce il nuovo Popolo, qui, sul monte. Qui Dio sta manifestando il suo amore. Egli vuole riunire attorno a te un popolo che vada dappertutto nel mondo, senza per questo disperdersi.
I Dodici dovranno stare con te, vivere con te, mangiare con te, pregare con te, camminare con te, assimilare da te pensieri e desideri, cosicché tu possa mandarli a compiere le tue opere, a continuare ciò che tu hai iniziato, il Regno di Dio! Tu hai iniziato a predicare l'amore del Padre, che si manifesta in te e comincia con la fuga dal maligno alla tua presenza. Essi dovranno rimanere sempre con te, perché la loro parola abbia la forza della tua Parola, sia per riunire i figli di Dio, sia per allontanare da loro i demoni. La comunità dei Dodici starà sempre con te, separata dagli altri, ma per servire gli altri col dono della tua parola piena di luce e con la tua potenza che fa fuggire il nemico. Essa, comunità, sarà così il centro del Regno che viene con la tua venuta e vince quello del male.
Tu sali sul monte, lontano dalla città e lontano dal mare, i luoghi dove l'agire degli uomini e le forze della natura divengono tentazione. Sul monte tu prepari quella piccola " barca " che dovrà poi affrontare le onde e i venti contrari, per raggiungere altre città e villaggi che devono accogliere te per trovare comunione, pace e salvezza.
Sul monte poni le basi del vero e definitivo popolo di Dio, e gli doni la nuova Legge per la sua vita e per il nuovo compito nel mondo. La nuova Legge sei tu: senza di te non sarebbe popolo di Dio! La tua presenza è garanzia, è forza di unità, è scopo di vita. Suo compito sarà portare te con la parola e con le opere dell'amore. E questo, a partire dal monte, da quel monte dove tu starai definitivamente, inchiodato dall'amore del Padre. Su quel monte, dove si rivela del tutto l'amore di Dio, avrà le sue radici il tuo popolo, unito a te attraverso i Dodici!

16 e diede a Simone, il nome di Pietro,
17 poi Giacomo figlio di Zebedeo e Giovanni fratello di Giacomo,

 

ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè "figli del tuono";

 

18 e Andrea,

Filippo,

Bartolomeo,

Matteo,

Tommaso,

Giacomo figlio di Alfeo,

Taddeo,

Simone il Cananeo
19 e Giuda Iscariota, quello che poi lo tradì.

Di essi il primo, e sempre il primo, è Simone, che tu chiami con un nome che ne indica una nuova identità: Pietro! Egli sarà la roccia cui si aggrappa l'edificio che inizi a costruire. Simone non è un uomo eccezionale, ma la tua parola e la tua misericordia, con la tua preghiera, lo rendono importante e gli danno sicurezza.
Vicino a lui i due figli di Zebedeo, Giacomo e Giovanni, avranno una parola forte che illumina e scuote, come il tuono. Essi dovranno dar voce alla tua parola perché arrivi ovunque superando ogni altra voce. Tra i Dodici c'è anche uno che adopererà per il tuo Regno lo zelo che aveva per le scelte umane! Tu hai scelto anche due che portano un nome greco, pagano: vengono da famiglie compromesse con la cultura dominante? A te non fa difficoltà ciò che l'uomo è, né ciò che ha ricevuto, perché con te cambierà del tutto! E perché hai scelto Giuda? Tu lo conoscevi. Tu vuoi dare possibilità e fiducia anche a chi è segnato dall'avidità e dai sogni terreni. Egli non si convertirà, ti consegnerà invece a coloro che gli daranno del denaro, quel denaro con cui s'illude di aiutare i poveri (Gv 12,5). Degli altri ci fai conoscere solo il nome: ma il loro nome è pronunciato da te. Ognuno è qualcuno, ognuno è importante per te, e perciò anche per me. Sono tutti uomini con pregi e limiti, ma ciò che importa è che sono nel tuo cuore: tu li hai scelti. Li amo anch'io!

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