serie 6. parte 11

Vangelo secondo Marco: capitolo 16,8-20

Testo del Vangelo
(trad. CEI 2008
)

Lectio

9 Risorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva scacciato sette demòni. 10Questa andò ad annunciarlo a quanti erano stati con lui ed erano in lutto e in pianto. 11Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero.
Dopo questo, apparve sotto altro aspetto a due di loro, mentre erano in cammino verso la campagna. 13Anch'essi ritornarono ad annunciarlo agli altri; ma non credettero neppure a loro.
14Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. 15E disse loro: "Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. 16Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato.
17 Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, 18prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno".
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
20Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

Sembra che il libro redatto da Marco sia terminato con il versetto 8, cioè con lo spavento e la paura delle donne. Quella paura è quella che accompagna la vita di ogni cristiano che, nonostante sappia che Gesù è risorto, tuttavia fa fatica a credere e ad essere libero dai condizionamenti del mondo e della nostra situazione di peccatori.
I cristiani del primo secolo si sono sentiti in dovere di completare il breve racconto di Marco con l'elenco delle apparizioni del risorto e un accenno all'inizio della missione della Chiesa, come narrato negli altri Vangeli e negli Atti degli apostoli (vedi citazioni).

9-20
Signore Gesù, ti hanno visto risorto Maria di Magdala, che lo annuncia agli Undici (Gv 20,11-18; Lc 8,2), incapaci di credere (Gv 20,18; Lc 24,10-11). Essi non credettero nemmeno ai due che ti hanno avuto compagno di viaggio fuori della città, in campagna (Lc 24,13-35).
Finalmente ti siedi a tavola con loro: qui ti riconoscono (Lc 24,36-49; Gv 20,19.23). Tu rivolgi loro il rimprovero che hai rivolto a Tommaso (Gv 20,28). Benché increduli e duri di cuore li mandi in tutto il mondo (Mt 28,18-20).
"Tutto il mondo" è la Galilea dove tu li precedi (Atti 2,38). Essi devono annunciare a tutti il Vangelo, quella buona notizia che tu hai portato nei villaggi della regione di confine. Essi oltrepasseranno il confine e là troveranno lingue nuove (Atti 2,4.11).
Ora la buona notizia è completa, completa della tua morte e risurrezione: l'amore del Padre per tutti è compiuto nella tua vita, e prende il posto della sofferenza provocata dai demoni che fanno uso della violenza (Atti 8,7; 16,18). Come tu sei stato odiato e travisato, anch'essi incontreranno chi porgerà loro veleno (Lc 16,19; Atti 28,3-6) e chi sarà viscido come i serpenti, ma la tua luce e la tua forza li renderà vittoriosi. Come tu hai amato i malati e i sofferenti, anch'essi si dedicheranno ad alleviare il dolore degli uomini, perché l'amore del Padre è concreto e si fa sensibile (Atti 4,30; 5,16; Gc 5,14-15).
Dopo questi rimproveri ed esortazioni tu entri nel riposo di Dio e nella sua gloria (Lc 24,51; Atti 1,9-11; 1,21). Là alla destra del Padre tu continui a seguire col tuo sguardo e guidare con la tua mano questi poveri uomini che credono in te.
La loro Parola è la tua Parola, e tu stesso sei responsabile della sua forza e della sua verità. Perciò dovunque essi vanno, obbedienti al tuo comando, tu ti rendi presente, agisci con forza e potenza (Atti 8,6), ed essi non si stancano di portare ovunque l'annuncio della tua morte per noi e della tua risurrezione per essere con noi.

Gloria a te, Signore Gesù! Vieni. Amen, alleluia!

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