6. Discernimento!
Prepararsi al matrimonio? Vedo con gioia quei giovani che
impiegano alcuni (pochi) anni non solo per conoscersi, ma soprattutto
per verificare se può essere chiamata di Dio il loro desiderio di unirsi
per formare una famiglia! Allora, oltre al loro "sentire", entrano
in campo anche altre persone: il parere dei genitori,
quello di amici fidati, quello di un sacerdote,
quale aiuto nel discernimento.
Se è Dio che ti chiama a sposarti con quella ragazza… egli lo lascia capire
non solo a te, ma anche ad altri suoi amici! I genitori hanno una grazia
particolare, un dono di discernimento ancora profondo quando i loro figli
compiono le scelte durature della vita. Ascoltarli? Interrogarli? È vero
che qualche genitore è possessivo o superficiale, o attento solo alla
ricchezza materiale e alle chiacchiere: è eccezione. Il più delle volte
i genitori percepiscono interiormente i messaggi impercettibili dello
Spirito, e sanno consigliare per il si o per il no con una libertà che
nessun altro possiede.
Forse è vero che… dato che il matrimonio è fatto per essere eterno,
non puoi considerarlo con superficialità, e nemmeno riguardo ad esso puoi
fidarti solo di te stesso. Noi ci lasciamo trascinare facilmente da motivazioni
o da sensazioni superficiali o passeggere.
La preparazione dovrà essere accompagnata da molta preghiera da parte
di tutt'e due, e anche da qualche giornata di riflessione in ambiente
silenzioso e orante!
La vita a due puoi pensarla e iniziarla solo se sei certo che ad essa
Dio stesso ti chiama!
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