Testi veterotestamentari
che preparano
alla Risurrezione di Gesù.
Genesi 22, 6-14
Abramo
prese la legna dell'olocausto e la caricò sul figlio Isacco, prese in mano il
fuoco e il coltello, poi proseguirono tutt'e due insieme. 7 Isacco si
rivolse al padre Abramo e disse: «Padre mio!». Rispose: «Eccomi, figlio mio».
Riprese: «Ecco qui il fuoco e la legna, ma dov'è l'agnello per l'olocausto?».
8 Abramo rispose: «Dio stesso provvederà l'agnello per l'olocausto,
figlio mio!». Proseguirono tutt'e due insieme; 9 così arrivarono al
luogo che Dio gli aveva indicato; qui Abramo costruì l'altare, collocò la
legna, legò il figlio Isacco e lo depose sull'altare, sopra la legna. 10
Poi Abramo stese la mano e prese il coltello per immolare suo figlio. 11
Ma l'angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: «Abramo, Abramo!».
Rispose: «Eccomi!». 12 L'angelo disse: «Non stendere la mano
contro il ragazzo e non fargli alcun male! Ora so che tu temi Dio e non mi hai
rifiutato tuo figlio, il tuo unico figlio». 13 Allora Abramo alzò
gli occhi e vide un ariete impigliato con le corna in un cespuglio. Abramo andò
a prendere l'ariete e lo offrì in olocausto invece del figlio. 14
Abramo chiamò quel luogo: «Il Signore provvede», perciò oggi si dice: «Sul
monte il Signore provvede».
1 Re, 17-23
Il
figlio della padrona di casa si ammalò. La sua malattia era molto grave, tanto
che rimase senza respiro. 18 Essa allora disse a Elia: «Che c'è fra
me e te, o uomo di Dio? Sei venuto da me per rinnovare il ricordo della mia
iniquità e per uccidermi il figlio?». 19 Elia le disse: «Dammi tuo
figlio». Glielo prese dal seno, lo portò al piano di sopra, dove abitava, e lo
stese sul letto. 20 Quindi invocò il Signore: «Signore mio Dio,
forse farai del male a questa vedova che mi ospita, tanto da farle morire il
figlio?». 21 Si distese tre volte sul bambino e invocò il Signore:
«Signore Dio mio, l'anima del fanciullo torni nel suo corpo». 22 Il
Signore ascoltò il grido di Elia; l'anima del bambino tornò nel suo corpo e
quegli riprese a vivere. 23 Elia prese il bambino, lo portò al piano
terreno e lo consegnò alla madre. Elia disse: «Guarda! Tuo figlio vive».
2Re 4, 18-22. 27-29 32-37
Il bambino crebbe e un giorno uscì per andare dal padre fra i mietitori. 19 Egli disse al padre: «La mia testa, la mia testa!». Il padre ordinò a un servo: «Portalo dalla mamma». 20 Questi lo prese e lo portò da sua madre. Il bambino stette sulle ginocchia di costei fino a mezzogiorno, poi morì. 21 Essa salì a stenderlo sul letto dell'uomo di Dio; chiuse la porta e uscì. 22 Chiamò il marito e gli disse: «Su, mandami uno dei servi e un'asina; voglio correre dall'uomo di Dio; tornerò subito». …
27
Giunta presso l'uomo di Dio sul monte, gli afferrò le ginocchia. Ghecazi
si avvicinò per tirarla indietro, ma l'uomo di Dio disse: «Lasciala stare,
perché la sua anima è amareggiata e il Signore me ne ha nascosto il motivo;
non me l'ha rivelato». 28 Essa disse: «Avevo forse domandato io un
figlio al mio signore? Non ti dissi forse: Non mi ingannare?». …
32
Eliseo entrò in casa. Il ragazzo era morto, steso sul letto. 33 Egli
entrò, chiuse la porta dietro a loro due e pregò il Signore. 34
Quindi salì, si distese sul ragazzo; pose la bocca sulla bocca di lui, gli
occhi sugli occhi di lui, le mani nelle mani di lui e si curvò su di lui. Il
corpo del bambino riprese calore. 35 Quindi si alzò e girò qua e là
per la casa; tornò a curvarsi su di lui; il ragazzo starnutì sette volte, poi
aprì gli occhi. 36 Eliseo chiamò Ghecazi e gli disse: «Chiama
questa Sunammita!». La chiamò e, quando essa gli giunse vicino, le disse: «Prendi
tuo figlio!». 37 Quella entrò, cadde ai piedi di lui, gli si prostrò
davanti, prese il figlio e uscì.
Giona 2, 1-4. 7c-8. 11
Il
Signore dispose che un grosso pesce inghiottisse Giona; Giona restò nel ventre
del pesce tre giorni e tre notti. 2 Dal ventre del pesce Giona pregò
il Signore suo Dio 3 e disse:
«Nella mia angoscia ho invocato il Signore
ed
egli mi ha esaudito;
dal profondo degli inferi ho gridato
e tu
hai ascoltato la mia voce.
4
Mi hai gettato nell'abisso, nel cuore del mare, …
ma tu hai fatto risalire dalla fossa la mia vita,
Signore
mio Dio.
8 Quando in me sentivo venir meno la vita,
ho
ricordato il Signore.
La mia preghiera è giunta fino a te,
fino
alla tua santa dimora.
11
E il Signore comandò al pesce ed esso rigettò Giona sull'asciutto.
Osea 6, 1-3b
«Venite,
ritorniamo al Signore:
egli
ci ha straziato ed egli ci guarirà.
Egli
ci ha percosso ed egli ci fascerà.
2 Dopo due giorni ci ridarà la vita
e il
terzo ci farà rialzare
e
noi vivremo alla sua presenza.
3 Affrettiamoci a conoscere il Signore,
la sua venuta è sicura come l'aurora».
Ezechiele 37,1-10
La
mano del Signore fu sopra di me e il Signore mi portò fuori in spirito e mi
depose nella pianura che era piena di ossa; 2 mi fece passare
tutt'intorno accanto ad esse. Vidi che erano in grandissima quantità sulla
distesa della valle e tutte inaridite. 3 Mi disse: «Figlio
dell'uomo, potranno queste ossa rivivere?». Io risposi: «Signore Dio, tu lo
sai». 4 Egli mi replicò: «Profetizza su queste ossa e annunzia
loro: Ossa inaridite, udite la parola del Signore. 5 Dice il Signore
Dio a queste ossa: Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e rivivrete. 6
Metterò su di voi i nervi e farò crescere su di voi la carne, su di voi
stenderò la pelle e infonderò in voi lo spirito e rivivrete: Saprete che io
sono il Signore». 7 Io profetizzai come mi era stato ordinato;
mentre io profetizzavo, sentii un rumore e vidi un movimento fra le ossa, che si
accostavano l'uno all'altro, ciascuno al suo corrispondente. 8
Guardai ed ecco sopra di esse i nervi, la carne cresceva e la pelle le
ricopriva, ma non c'era spirito in loro. 9 Egli aggiunse: «Profetizza
allo spirito, profetizza figlio dell'uomo e annunzia allo spirito: Dice il
Signore Dio: Spirito, vieni dai quattro venti e soffia su questi morti, perché
rivivano». 10 Io profetizzai come mi aveva comandato e lo spirito
entrò in essi e ritornarono in vita e si alzarono in piedi; erano un esercito
grande, sterminato.