Le " Società
Torre di Guardia di Bibbie e Trattati di Pennsylvania e di New York " dei Testimoni di Geova |
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insegnamenti a confronto con
la Bibbia
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Il Mistero della SS.ma Trinità
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IL MISTERO DELLA SANTISSIMA TRINITÀ'
Chi può conoscere la vita di Dio se non lo Spirito di Dio stesso?
1 Cor 2,11-12: I segreti di Dio nessuno li ha mai potuti conoscere se non
lo Spirito di Dio. Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo
Spirito di Dio per conoscere tutto ciò che Dio ci ha donato.
Molti brani del Nuovo Testamento ci fanno conoscere e ci mostrano la vita e
la circolazione d'amore tra le Tre Divine Persone. E' un grande dono che Gesù
ci ha fatto, il farci penetrare almeno un pochino nella vita stessa di Dio per
vederne almeno la sublimità e la superiorità. Chi può pretendere di capire,
di dominare con la propria intelligenza la vita e la sapienza di Dio?
Romani 11,33: O profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza
di Dio! Quanto sono imperscrutabili i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie!
Gesù ci si presenta come uguale al Padre, come con-vivente con Lui e con
lo Spirito Santo. Dalle sue parole e dalle testimonianze degli Apostoli scopriamo
che l'unico Dio è... una " famiglia ", una " comunità ".
Ecco alcune, tra le molte asserzioni, che ci testimoniano la vita trinitaria:
Matteo 3,15-17: Egli vide lo Spirito di Dio scendere come una Colomba e venire
su di Lui. Ed ecco una voce dal cielo che disse: " Questi è il mio Figlio
prediletto, nel quale mi sono compiaciuto ".
Matteo 28, 19: Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole
nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Giovanni 14,16-26:
Io pregherò il Padre ed Egli vi darà un altro Consolatore, perché rimanga
con voi per sempre, lo Spirito di verità... Ma il Consolatore, lo Spirito Santo
che il Padre manderà nel mio nome, egli vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà
tutto quello che vi ho detto.
2 Corinzi 13,13: La grazia del Signore Gesù Cristo, l'amore di Dio Padre
e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.
Prendiamo con semplicità le parole del Signore; se vogliamo ragionarle con metodi
di filosofia e di aritmetica faremmo presto a dar ragione ai Testimoni di Geova
che definiscono la dottrina ed il Mistero della Santissima Trinità come menzogna
diabolica di origine pagana. Secondo essi questa dottrina avrebbe origine nel
paganesimo babilonico del 2200 a. C. e sarebbe stata assunta nel II sec. d.
C dalla Chiesa Cristiana, ormai fuori strada!
Per dimostrare la loro affermazione si servono di vari passi biblici, alcuni
dei quali tolti dal loro contesto, altri tradotti con evidente falsificazione
(come ad es. Gv 1,1; vedi pure nei capitoli "Gesù è Dio" e "Lo
Spirito Santo").
E' vero che nella Bibbia non esiste la parola "Trinità " e che questa
parola è stata coniata nel periodo postapostolico, ma è altrettanto vero che
ciò che i cristiani intendono esprimere con questa parola è profondamente radicato
negli scritti del Nuovo Testamento: questa è una parola che esprime l'unità
profonda tra Padre, Figlio e Spinto Santo. Si potrà discutere (ed è compito
di teologi e filosofi) se Padre e Figlio e Spirito Santo siano da definirsi
" persona " o " ipostasi " o con altri termini, a seconda
dell'evolversi del linguaggio, ma non si può discutere che Dio è Padre, che
il Padre genera un Figlio a lui eguale, pur se distinto (altrimenti come potrebbe
farsi chiamare "Padre"?) e che dal Padre e dal Figlio ("per"
il Figlio) esce una " forza-alito-vita " non creata, con propria esistenza
e attività, quindi " persona ", che viene chiamato Spirito Santo.
La Chiesa è stata costretta molte volte lungo i secoli a pronunciarsi sull'interpretazione
della Sacra Scrittura riguardo ai passi in cui parla delle relazioni tra il
Padre e il Figlio e lo Spirito Santo, per difendere i fedeli da grosse eresie
che portavano in ultima analisi a cambiare il Vangelo e a far credere addirittura
inutile il sacrificio di Cristo Gesù. Perciò è stata costretta a formulare delle
definizioni, delle certezze con il linguaggio culturale e filosofico del tempo.
E' così che si è formata la dottrina " trinitaria ": uno sguardo d'insieme
a tutte le parole e i fatti che nei Vangeli e negli altri libri sacri parlano
o lasciano intravedere le relazioni tra Padre, Figlio e Spirito Santo.
Il Padre è Dio, origine e principio senza principio. Con un gesto d'amore totale
comunica tutto se stesso, donandosi completamente: così genera il Figlio!
Il Figlio è un riflesso perfetto del Padre, ha una sua distinta realtà, ma completamente
ricevuta partecipata dal Padre, ed esiste come impeto d'amore tutto proteso
verso il Padre in una risposta d'amore. La forza di questa comunione d'amore,
la potenza di questo legame da origine a un nuovo " modo di essere "
Divino, vera e propria sussistenza divina; questo legame perfetto tra Padre
e Figlio ha tale energia e intensità che esso stesso è ancora una volta Dio.
E' Dio non nel modo della Paternità, né nel modo della Figliolanza, ma nel modo
proprio della Comunione. E lo chiamiamo con le parole di Gesù, Spirito Santo.
(1)
L'unico Dio dunque esprime la sua vita misteriosa in tre forme di sussistenza
realmente distinte e insieme intimamente compenetrate nella mutua relazione.
Sono le tre Persone nell'unico Dio, persone non semplicemente nel senso corrente
- psicologico del termine (che comporta una perfetta autonomia) perché in tal
caso sarebbe pregiudicata l'unità della natura divina.
Sono tre " persone ", tre " modi d'essere " dell'unico Dio
la cui " sostanza " è pura relazione (in latino "esse ad"):
Dio in sé è Colui che si dona, che esce da se stesso per donarsi completamente
(Padre), per rispondere all'amore (Figlio), per comunicarsi (Spirito Santo).
Che Dio sia non un'unica persona, ma una Tri-unità di Persone e che così a noi
si faccia conoscere è pure più logico e profondamente psicologico! Le varie
filosofie che arrivano ad ammettere l'esistenza di un Dio lo conoscono solo
come creatore o determinatore di tutto, senza rapporto con l'umanità. Le religioni
non cristiane - che si basano su filosofie - e che cercano un rapporto con il
Dio Unico (unica persona) si costruiscono un concetto di persona umana e di
città terrena più conseguente all'idea da cui sono partite per scoprire Dio,
che da una novità quale la Rivelazione.
Basterebbe osservare le conseguenze della radicalizzazione del concetto di Dio
nei Musulmani: Dio unico Allah, ma terribilmente dittatore; così i suoi seguaci
che radicalizzano la " teologia " islamica. Nella loro religione non
c'è posto né per la grazia, né per l'amore, né per i diritti dell'uomo. Nei
primi secoli dell'Islamismo è stato stroncato con persecuzione e martirio il
tentativo di alcuni di introdurre il concetto di Amore.
Così pure la dittatura con l'esclusione di qualsiasi possibilità di ricerca
e di confronto la troviamo esercitata nella Società Torre di Guardia (cioè i
T. d. G.).
Aggiungo qui ancora qualche riflessione semplice, a proposito della SS. Trinità,
perché non è difficile sentir pronunciare anche da qualche cristiano frasi come
questa: " In fondo a me non ne viene niente, che siano Uno o Tre o quattro!
". Vi è facilitato dal fatto che tutte le religioni non cristiane e tutta
la filosofia che s'interessa di Dio, parlano di un Dio unica persona. Ciò non
fa meraviglia, perché il mistero Trinitario lo conosciamo solo dalla testimonianza
di Gesù! Ma anche qualche setta oggi fiorente - tra cui i T. d. G. - e che si
spaccia per cristiana, nei suoi ragionamenti fa capire che la Trinità, così
come l'adoriamo noi cristiani, è un'assurdità, un qualcosa di impensabile, addirittura
- se usiamo le loro parole - di demoniaco!
Cosa devo pensare io? Devo fidarmi della mia intelligenza e limitarmi a credere
solo ciò che capisco? Posso fidarmi della testimonianza di Gesù?... o è anche
quella un'invenzione dei preti?
Veramente godo che il mio Dio sia Trinità: e sono giunto a un punto tale che...
guai se il mio Dio non fosse Trinità, se non fossero tre le Persone dell'unico
Dio! Se fosse una persona sola sarebbe mostruosamente egoista: sarebbe stato
obbligato a creare il mondo per poter aver qualcuno da amare; dovrebbe temere
l'uomo che lo offende e lo abbandona, dovrebbe fare il dittatore. Non potrebbe
essere per noi esempio e modello di amore, di umiltà, di generosità! Chi s'immagina
infatti che Dio sia un'unica persona, arriva a criticarlo e a sottometterlo
a se stesso giudicandolo cattivo, despota... ecc... Siamo felici invece di poter
conoscere (pur senza capire tutto) un pochino la vera vita di Dio Trinità:
Il Padre prima ancora che il mondo fosse poteva amare il Figlio, ed il Figlio
poteva amare il Padre e lo Spirito Santo. Dio non ha avuto bisogno del mondo
per esser se stesso, per essere Amore. Il mondo è nato da un amore non egoista,
ma puro: il Padre vuoi regalare al Figlio dei fratelli, allo Spirito un campo
d'azione nuovo. Il Figlio potrà mostrare gratitudine al Padre con un amore spinto
fino alla morte per fare spazio nel cuore degli uomini che diventeranno il tempio
dello Spirito Santo! E lo Spirito può condurre il creato intero alla lode e
all'adorazione del Padre e del Figlio. Il Padre ha una fiducia totale del figlio
suo: non dice ai discepoli di Gesù: "venite a me che sono io il Padre"!
invece li manda a Gesù: " ascoltatelo ". Lo stesso avviene
per Gesù: Egli vuoi portare tutti al Padre dopo che sono stati ammaestrati dallo
Spirito. E lo Spirito fa nascere nel cuore dell'uomo libero il grido "Abbà!
Padre!" e fa piegare le ginocchia degli uomini davanti a Gesù " Signore
"! Il Dio Trinità è un vero Dio, il vero Dio, e non ve n'è altri. Egli
può essere! modello di servizio, di amore, di umiltà, di fiducia...!
Chi radicalizza la sua sequela ed il suo amore a Dio Trinità si fa servitore
di tutti e amante di tutti (vedi s. Francesco, s. Teresina, s. Giovanni Bosco...).
Un altro Dio ci sarebbe solo modello di padronanza e diventeremmo facilmente...
superbi e insofferenti come il Dio che ci immagineremmo!
1 Potremo trovare qualche esempio concreto nella nostra esperienza: come esempio-parabola non potrà essere sufficiente, ma può rendere l'idea: dai due poli di un generatore elettrostatico, carichi di energia, scocca la scintilla (così pure il fulmine): una terza realtà distinta, relazione tra le altre due, che esiste solo come relazione.