Le " Società
Torre di Guardia di Bibbie e Trattati di Pennsylvania e di New York " dei Testimoni di Geova |
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insegnamenti a confronto con
la Bibbia
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GESÙ, FIGLIO DI DIO
I T.d.G. negano la divinità di Gesù. Egli sarebbe una creatura, il primo dei
servi salvati. Stando così le cose le conseguenze sono grosse: il suo Sacrificio
non ha valore di redenzione, la sua Chiesa non è di origine divina, sua madre
non è Madre di Dio, ecc. ecc... Rendiamo grazie a Dio di poter conoscere come
in Gesù Cristo piacque a Dio far abitare corporalmente tutta la pienezza
della divinità (Col 2,9) ed Egli sia la immagine del Dio invisibile (Col
1,15). Egli stesso ci garantisce, nella diversità, l'uguaglianza col Padre.
Dove l'intelligenza non arriva, arriva la fede e l'amore. Ecco alcuni passi
che ci sono testimonianza della divinità di Cristo:
Giovanni 1,1: In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo
era Dio.
I T. d. G. traducono arbitrariamente questo versetto così: "In principio
era la Parola e la Parola era con il Dio e la Parola era dio ". Mettendo
l'iniziale minuscola a "dio" nella seconda parte del versetto (perché?)
sostengono che la Parola, il Verbo, il Figlio di Dio non è Dio, ma una creatura
divina. Tale distinzione è gratuita, arbitraria. Nei testi greci antichi tutte
le lettere sono maiuscole o tutte minuscole. La distinzione per le iniziali
maiuscole è stata introdotta nel Medio Evo: non ci sono ragioni intrinseche
a! testo per mettere alla parola " Dio " la maiuscola o la minuscola!
Ma ecco altre parole di Gesù che in modo evidente dichiarano la sua uguaglianza
al Padre, perciò la sua divinità:
Giovanni 1,18: Dio nessuno lo ha mai visto; proprio il Figlio unigenito che
è nel seno del Padre, Lui lo ha rivelato. La parola " il Figlio unigenito
" c'è solo in alcuni codici antichi, mentre altri, molto importanti, dicono
l'Unigenito Iddio, che è nel seno del Padre: ancora più chiaro dunque!
Giovanni 5, 17-18: Gesù rispose loro: " II Padre mio opera sempre e
anch'io opero ". Proprio per questo i Giudei cercavano di ucciderlo: perché
non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale
a Dio.
Giovanni 5,21-23: Come il Padre risuscita i morti e da la vita, così
anche il Figlio da la vita a chi vuole; il Padre infatti non giudica nessuno,
ma ha rimesso ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano
il Padre.
Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che l'ha mandato.
Giovanni 10,30: Io e il Padre siamo una cosa sola.
Giovanni 14,9 e 11: Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi dire mostraci
il Padre?
(11): Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro
credetelo per le opere stesse.
Matteo 11,27: Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio
se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale
il Figlio lo voglia rivelare.
Giovanni 17,21: Perché tutti siano una sola cosa. Come tu Padre sei
in me e io in te, siano una sola cosa anch'essi in noi, perché il mondo creda
che tu mi hai mandato.
1 Giovanni 5,20: Sappiamo anche che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato
l'intelligenza per conoscere il vero Dio. E noi siamo nel vero Dio e nel Figlio
suo Gesù Cristo: Egli è il vero Dio e la vita eterna.
Apocalisse 5,13: Tutte le creature del ciclo e della terra, sotto la terra
e nel mare e tutte le cose ivi contenute, udii che dicevano: "A colui che
siede sul trono e all'Agnello lode, onore, gloria e potenza nei secoli dei secoli
".
Ebrei 1,5-6: Infatti a quali degli angeli Dio ha mai detto: "Tu sei
mio Figlio, oggi ti ho generato?". E ancora: " lo sarò per lui padre
ed egli sarà per me figlio? ". E di nuovo quando introduce il primogenito
nel mondo dice: " Lo adorino tutti gli Angeli di Dio ".
Anche la "Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture" (la Bibbia
ufficiale dei Testimoni di Geova) traduce così questo versetto:
"Per esempio, a quale degli angeli ha egli detto mai: "Tu sei mio
figlio; oggi ti ho generato"? e di nuovo: "lo gli sarò padre, ed egli
mi sarà figlio "? Ma quando egli introduce di nuovo il suo Primogenito
sulla terra abitata, dice: "E tutti gli angeli di Dio lo adorino"".
Nella ultima edizione della Traduzione del Nuovo mondo
delle Scritture" hanno cambiato: "gli rendano omaggio"!!!
Perciò, se gli angeli devono "adorare" il Primogenito, significa che
Egli è Dio: solo Dio è degno di "adorazione"!
(Vedi anche la loro traduzione di Mt 4, 10: "Gesù gli disse: "Va via
Satana! poiché è scritto: devi adorare Geova il Tuo Dio e a lui solo devi rendere
sacro servizio"").
E' vero che ci sono alcuni testi dei Nuovo Testamento in cui sembrerebbe che
Gesù sia inferiore al Padre: Giovanni 14,28: Il Padre è più grande di me
(1). Questa affermazione non bisogna intenderla in senso quantitativo. Il Figlio,
proprio come generato, non ha niente di originariamente suo, perché è originato
tutto. All'interno della Trinità c'è relazione di generazione, che noi, nel
linguaggio umano traduciamo istintivamente come dipendenza, però questa è un'imprecisione
che proiettiamo nel piano della Trinità. Il Figlio è l'infinitamente povero
che riceve tutto da Colui che è infinitamente ricco. In questo senso Egli può
dire "il Padre è maggiore di me", parlando delle relazioni intime
della Trinità, ma non è che ci sia una disuguaglianza. C'è concatenazione intima
di eterna generazione.
Un altro passo che potrebbe confermare la tesi dei T. d.G. è questo: 1 Corinzi
15,24: Egli (Gesù) consegnerà il Regno a Dio Padre.
28: Anche Lui, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che Gli ha sottomesso
ogni cosa...
Ma dobbiamo chiarire che s. Paolo considera le persone divine meno sul
piano astratto della loro natura che sul piano concreto delle loro funzioni
nell'opera della salvezza. Inoltre egli pensa sempre al Cristo storico nella
sua realtà concreta di Dio fatto Uomo. Per questo egli lo mostra subordinato
al Padre - sia nell'opera della creazione, che della restaurazione escatologica.
Tuttavia il titolo di Kyrios (Signore) ricevuto dal Cristo nella Risurrezione
(Fil 2,9-11; Ef 1, 20-22; Ebr l,3s) non è nient'altro che il titolo divino dato
a Jahwe nell'Antico Testamento ( Rom 10,9 e 13; 1 Cor 2,16)" (dalla Bibbia
di Gerusalemme, nota a Rom 9,5).
Ma talvolta Paolo da pure a Gesù il titolo di "Dio": vedi ad es.:
Romani 9,5: Cristo... Egli che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli.
Tito 2,13: Nell'attesa della beata speranza e della manifestazione della
gloria del nostro grande Dio e Salvatore Gesù Cristo.
Ebrei 13,21: Gesù Cristo al Quale sia gloria nei secoli dei secoli. Amen.
1 Cor 12,3: Nessuno può dire "Gesù è Signore" se non sotto
l'azione dello Spirito Santo.
Col 2,9: E' in Cristo che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità.
Naturalmente i T. d. G. cercano di tradurre arbitrariamente in modo diverso
questi passi.
Che cosa pensava Gesù di se stesso? Quando i Profeti pronunciavano una parola
di Dio introducevano sempre il loro discorso con " oracolo del Signore"
e "Parola del Signore Dio", Gesù non parla mai così. Egli dice: "Ma
io vi dico", oppure "Amen, amen, vi dico" (cioè: "
In verità, in verità vi dico"). La sua parola è parola di Dio perché
Egli è Dio!
1 "Per ora la gloria del Figlio è velata, essendo in tutto simile agli uomini (Gv 1,14). Egli è uguale al Padre (Gv 10,30 e Gv 8,24) e la sua gloria risplenderà di nuovo (Gv 17,5; Fil. 2,6-9; Ebr 1,3)! " (cfr. Bibbia di Gerusalemme, nota a Gv 14,28).