Le " Società
Torre di Guardia
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di Pennsylvania
e di New York "
dei Testimoni di Geova
 
storia

organizzazione

insegnamenti a confronto con la Bibbia
 

 

  • Il comportamento morale
  • La fine del mondo
  • Le Autorità civili
  • Attenzione al male
     

IL COMPORTAMENTO MORALE

II loro comportamento morale, che vuoi essere "integro" è un aspetto positivo per cui ritengono d'essere " testimoni " per Dio. Il buon comportamento (con l'assenza del fumo e dell'alcool) è per essi fondamentale. Se uno sbaglia gravemente viene "disassociato" dalla loro Società. Può, se veramente pentito a giudizio del " Comitato della Congregazione", presentare domanda di riassociazione dopo un anno. La domanda potrà venire accolta dopo un ulteriore anno di prova.
Tutto ciò è suggestivo, soprattutto per chi desidera una società perfetta (moralisticamente intesa!).
Essi devono essere i "puri". E' la loro unica forza di persuasione. Essi sono i puri: tra loro non ci sono scandali, non ci sono i peccatori: perciò possono presentarsi come i veri adoratori di Dio. E' una forza di persuasione che fa molta presa sull'opinione pubblica, che è alla ricerca di gente incorrotta. Ma il puritanesimo (pelagianesimo, perfezionismo, catarismo) se da una parte può sembrare una forza (o violenza) d'altro canto si condanna da sé: di chi ti puoi fidare? se uno pecca viene espulso: ti sei fidato di uno che è pronto a condannare, ma anche ad esser condannato. E' una debolezza terribile. Chi potrebbe scagliare la prima pietra? Del resto Gesù per la sua Chiesa non ha scelto non solo membri puri, ma nemmeno capi puri e immuni da peccato, e forse lo ha fatto proprio per evitare ai suoi discepoli il pericolo del voler essere una casta di "perfetti "!
Il T. d. G. intende l'integrità morale come moneta per acquistarsi la salvezza; si salva con le proprie opere, secondo l'etica pelagiana o farisaica. Questo modo di considerare le proprie virtù e le proprie opere buone (come moneta di scambio con Dio) e la salvezza (come acquistabile o meritabile da noi) è una tentazione continua anche per il cristiano.
Egli deve sapere invece che il suo comportamento morale (di non indifferente importanza) di onestà e di amore vero è una risposta all'amore e alla salvezza donata gratuitamente da Dio al suo fedele, ed è una testimonianza che egli rende al suo Dio che lo ha salvato, perdonato e accolto come figlio. Il comportamento immorale di un cristiano "figlio di Dio" è una falsa testimonianza per il proprio Dio, un disonorare il proprio Padre, ma non ancora un uscire dalla comunità dei credenti, tolto il caso di alcuni peccati gravissimi.
E' importante che il cristiano si comporti bene, obbedisca ai comandamenti ("sapienza" e "gioia del cuore"), sia "perfetto come il Padre celeste ", ma il comportamento, benché importante, non è l'ultimo criterio. Dopo e prima di esso c'è la misericordia di Dio e l'umiltà dell'uomo.
Luca 18,9-14: Disse ancora questa parabola per alcuni che presumevano di essere giusti e disprezzavano gli altri. Due uomini salirono al Tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro era pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così fra se: "O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini ladri, ingiusti, adulteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto posseggo". Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: "O Dio abbi pietà di me peccatore", lo vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell'altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato.
Luca 16, 15: Gesù disse: voi vi ritenete giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che è esaltato fra gli uomini è cosa detestabile davanti a Dio.
I Giovanni 1,8: Se diciamo che siamo senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi.
Efesini 2,8-10: Siete salvi mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio; né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene. Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone che Dio ha predisposto perché noi le praticassimo.
II fariseo pensa di salvarsi con le sue opere buone. Il cristiano compie le opere buone che Dio gli suggerisce per dar gloria a Colui che lo ha salvato!
Il cristiano ha la certezza della propria salvezza in Cristo Gesù. Non ha però la certezza di perseverarvi, né può avere la certezza che gli altri ne siano esclusi! Ricorda:
Matteo 13,29: Non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania, e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio.
Chi può autorizzarsi a giudicare se stesso e gli altri, prima che lo abbia fatto il Signore?
Matteo 7, 1 : Non giudicate e non sarete giudicati.
1 Corinzi 4,4-5: Il mio giudice è il Signore. Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo, finché venga il Signore. Egli metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio.


LA FINE DEL MONDO

Ne hanno prefissato più volte la data e sono costretti continuamente a correggerla.
Noi ci terremo sempre pronti. Per chi ama il Signore sopra ogni cosa, il " mondo " ha già finito di essere così importante! e non ci importa che qualcosa di esso, o tutto, ci venga a mancare: abbiamo un Padre che ci ama, questo ci basta. E per ciò che riguarda l'ultima fine di tutto il mondo sappiamo da Gesù stesso che nessuno può saperne in anticipo la data, a meno che non ritenga di essere superiore a Gesù Cristo stesso.
Matteo 24,26: Quanto a quel giorno e a quell'ora però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, solo il Padre. 2Tessalonicesi 2,1-3 a: Ora vi preghiamo, fratelli, riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e alla nostra riunione con lui, di non lasciarvi così facilmente confondere o turbare, né da pretese ispirazioni, né da parole, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia imminente.
In Apocalisse 20,2-6 troviamo queste parole: Afferrò il Dragone, il serpente antico - cioè il diavolo, satana - e lo incatenò per mille anni... Essi ripresero vita e regnarono con Cristo per mille anni; gli altri morti invece non tornarono in vita fino al compimento dei mille anni... Regneranno con lui per mille anni. E' il passo della Scrittura su cui i T. d.G. fondano la loro teoria e le varie ipotesi sulla fine del mondo...
Il numero mille non è da intendersi in senso aritmetico (come pure gli altri numeri usati in questo libro dell'Apocalisse), ma nel suo significato allegorico di un lungo periodo di tempo, tanto1 lungo da esser superiore all'esperienza dei singoli uomini come pure delle singole generazioni. Davanti alle parole di s. Giovanni non abbiamo da cercare il come e il quando, ma invece vi troviamo un grosso ed impellente invito ad appartenere con tutto il cuore fin d'ora al Signore Gesù, a lasciarlo padrone del nostro essere fino a rinnegare noi stessi.
Se qualcuno vuoi venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vorrà salvare la propria vita la perderà, chi perderà la propria vita per me, la salverà (Le 9,23-24).


LE AUTORITÀ CIVILI

Nei paesi a regime democratico i T. d. G. rifiutano oltre il servizio militare, anche altre forme di partecipazione alla vita civile.
II cristiano conosce i pericoli di una ubbidienza assoluta allo Stato, quando questo non è più servo di Dio, ma si fa suo nemico. Perciò il cristiano contesta la assolutizzazione dello Stato e la rifiuta, come pure si fa obiettore per quelle leggi che fossero contrarie ai pensieri divini. Le autorità costituite possono però anche essere serve dei piani di Dio. Perché i cristiani non possono usare - come nei paesi democratici - del voto per contribuire a rendere meno forti le ingiustizie e sopraffazioni?
Gli Apostoli non hanno avuto occasioni di darci insegnamenti riguardo a votazioni politiche (non esisteva possibilità di democrazia!). Non possiamo che lasciarci guidare dallo Spirito Santo, volta per volta, in queste decisioni. Riguardo alle autorità d'allora essi ci dicono:
1 Pietro 2, 13-17: State sottomessi ad ogni istituzione umana per amore del Signore: sia al re come sovrano, sia ai governatori come suoi inviati per punire i malfattori e per premiare i buoni. Perché questa è la volontà di Dio: che, operando il bene, voi chiudiate la bocca all'ignoranza degli stolti. Comportatevi come uomini liberi, non servendovi della libertà come di un velo per coprire la malizia, ma come servitori di Dio. Onorate tutti, amate i vostri fratelli, temete Dio, onorate il re.
Romani 13, 1-2: Ciascuno sia sottomesso alle autorità costituite; poiché non c'è autorità se non da Dio e quelle che esistono sono stabilite da Dio. E quelli che si oppongono si attireranno addosso la condanna.
(Leggi anche avanti fino al v. 7).


ATTENZIONE AL MALE

I T. d. G. conoscono e condannano tutto il male che c'è nel mondo, come fossero gli unici a disapprovare gli intrighi, gli inganni, i rapimenti, gli omicidi, ogni malvagità.
Anche il cristiano sa che il male è male e sarebbe bestemmia contro lo Spirito Santo definirlo bene.
Ma, grazie a Dio, non occorre avere sempre la lamentela e l'accusa nel cuore e sulle labbra: saremmo amplificatori dell'opera del Maligno, daremmo gloria a lui, faremmo il gioco di Satana che vuoi far credere di essere il più forte, di essere l'unica Presenza. Sapendo che opera dello Spirito Santo è proclamare le opere di Dio, e che con la sua grazia possiamo compiere azioni divine, noi interveniamo pure nelle situazioni di ingiustizia e di male per portarvi l'amore del Padre. Godiamo per tutto il bene che Dio opera nel mondo. Il cristiano si fa amplificatore delle opere di Dio per dar gloria a Lui!
Isaia 33,15-16: Chi si tura gli orecchi per non udire fatti di sangue e chiude gli occhi per non vedere il male: costui abiterà in alto, fortezze sulle rocce saranno il suo rifugio, gli sarà dato il pane, avrà l'acqua assicurata.

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