serie 1. parte 5
Testo
del Vangelo |
Lectio |
14 Dopo che Giovanni fu arrestato,
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Signore Gesù,
hai superato la prova: Satana non riesce a farti accettare i suoi metodi
di vita e la sua idea di regno, non riesce a darti un'immagine di figlio
che intacchi la certezza della paternità di Dio. Egli, sconfitto,
si scaglia contro la vita del predicatore della tua consacrazione regale
e della tua investitura nello Spirito: Giovanni viene consegnato. E la
sua sorte preannuncia la tua. "Vuoi vivere una figliolanza e una
regalità secondo le Scritture?" sembra ironizzare e minacciare
Satana: "ecco cosa ti aspetta!". Giovanni non battezza più,
non parla più di te, non annuncia più la tua grandezza e
la tua missione, è costretto a tacere: attorno a te, silenzio.
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Gesù andò nella Galilea, predicando il vangelo di Dio, e diceva: |
Eccoti in Galilea,
la tua Galilea: qui ci sono i poveri e i peccatori, qui vivono coloro
che non conoscono Dio, che nulla sanno della sua paternità. Qui
nessuno attende che qualcuno rivolga loro la sua parola (Gv 7,52), qui
tutti vivono sapendo di essere disprezzati da chi dice di conoscere Dio,
e qui molti sono tentati di riscattarsi con una violenza che li renda
accetti a tutto il popolo, cui viene promessa liberazione grazie alla
forza delle armi! In Galilea tu, Gesù, sei luce nelle tenebre,
luce che splende su coloro che dimorano in terra e ombra di morte (Is
8,23-9,1; Mt 4,15s)! Qui risuona la tua voce che con gioia solenne proclama
il lieto annuncio! La tua voce non è quella dei profeti che, spinti
dalla paura, prevedono castighi, che chiedono cambiamenti di vita. Tu
porti una notizia gioiosa, quella attesa da secoli. Il popolo già
sa che deve venire questo momento, ma lo ha atteso troppo e vive triste,
rassegnato: non attende più! Ora tu li risvegli con la notizia
buona di Dio, di Dio che è il "nostro padre" "nostro
redentore" (Is 63,16), che "gioisce come lo sposo per la sposa"
(62,5)! "Ecco, arriva il tuo salvatore" (62,11)! Da secoli questo
vangelo rimaneva scritto sul rotolo, ora risuona con la tua voce sicura
e risplende sul tuo volto e nei tuoi occhi con gioia soave! Tu non dubiti
di questo vangelo, perché sei stato chiamato figlio e perché
tu stesso hai visto, nei quaranta giorni, che lo sei davvero! |
15 "Il tempo è compiuto |
Gesù, il
tuo evangelista riassume in quattro parole tutto l'annuncio lieto che
tu hai donato alla Galilea: metti anche in me il tuo Spirito perché
comprenda e mi lasci cambiare il cuore e la vita! |
e il regno di Dio è vicino; |
"Il regno di Dio è vicino"! Si avvicina il regno perché è tra noi il re! Ecco, il re viene, sei tu il nostro re! Quando ti incontro e ti accolgo inizia il regno. Il regno è di Dio, perché lui ti ha mandato e ti ha dato il suo Spirito e ti ha chiamato figlio. Il regno è vicino, perché basta che io ti faccia entrare nella mia vita, e la libertà e la gioia diventano mie! Quando tu entri liberi dalle paure e dalle schiavitù, perché tu rivesti e riempi d'amore ogni decisione ed ogni azione, anzi, riempi dell'amore del Padre la luce dei miei occhi. Quando ci sei tu io vedo attorno a me solo persone amate da te e dal Padre e non vedo altra strada per me che continuare l'amore. Regno di Dio! Sei tu il Regno di Dio, regno che cresce dentro e tra gli uomini, cresce adagio, cresce misteriosamente e smisuratamente! Regno osteggiato da chi è sicuro di sè, da chi non vuol servire, da chi non vuole vedere che Dio è un padre chinato sui suoi piccoli, soprattutto su quelli che soffrono (Ez 34,16-22; Sal 72,12s). Regno cercato da chi geme tra le ingiustizie degli uomini, e trovato da chi accetta la tua croce e vuol morire con te! Regno che tutti vedono (15,2.9.17.18.26.32), ma che godono solo coloro che ti amano, e ti amano in croce (15,43). Arrivi tu, Gesù, e Dio regna! Si diffonde la gioia, l'armonia, la pace (Sal 96,10s; 97,1; 98,6) perché questa è davvero la bella notizia: gli uomini che dominano non riescono più a tenermi schiavo, perché sei tu che regni! Essi non riescono più a togliermi la vita, perché tu ci fai vivere! |
convertitevi
e credete al Vangelo". |
La bella notizia
che ci annunci è davvero bella: possiamo convertirci, possiamo
ritornare al Padre smettendo i nostri egoismi da cui speriamo sicurezza
e vita. Possiamo coltivare pensieri che vanno oltre le cose del mondo,
orientarli al futuro di gioia! Possiamo smettere di vivere per noi stessi
e cominciare a vivere per te. Possiamo procedere nel cammino verso il
Padre, orientando a lui ogni scelta. Posso smettere tutte le mie paure,
fondate sulle mie capacità e incapacità e oltrepassare i
miei pensieri e ragionamenti, per gustare la verità della tua parola
e della paternità di Dio. Si, voglio convertirmi, Gesù!
Voglio fondare la mia vita sulla tua parola, sulla rivelazione che tu
apri col tuo essere figlio: Dio è mio Padre, Dio è nostro
Padre (1Ts 1,9)! |