serie 3. parte 1
Testo
del Vangelo |
Lectio |
1. Va' nella tua casa, dai tuoi 5,1-20
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Signore Gesù,
hai appena vinto, con la tua parola, le forze violente del mare e del
vento e hai indicato ai discepoli la strada della fede in te come vittoria
sulla paura, ogni forma di paura. Ed essi si sono interrogati, chiedendosi
chi tu possa essere! Ogni episodio che seguirà sarà una
risposta al loro dubbio! |
6 Visto Gesù
da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi 7 e, urlando a gran
voce, disse: "Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio altissimo?
Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!". 8 Gli diceva infatti:
"Esci, spirito impuro, da quest'uomo!". 9 E gli domandò:
"Qual è il tuo nome?". "Il mio nome è "
Legione" - gli rispose - perché siamo in molti". 10 E
lo scongiurava con insistenza perché non lo cacciasse fuori da
quel paese. |
Tu, Gesù, lasci che egli si esprima, che si manifesti.
Le sue parole sono gridate. Non è l'uomo, ma lo spirito che grida.
Tu, solo tu, sai discernere che quello spirito non è al suo posto.
L'uomo è stato creato per accogliere il tuo spirito da figlio: solo
allora è uomo che gode pace e gioia e libertà. Quello spirito
che è contrario a te e che, pur riconoscendoti, non ti vuole obbedire,
strazia l'uomo e lo dilania interiormente. Egli sa che tu vuoi salvare l'uomo
proprio dal suo potere e dalla sua presenza. Tu vuoi che egli si manifesti,
che non continui ad ingannare gli uomini. Ed egli grida il proprio nome,
un nome che fa paura, come può far paura un potere politico basato
sul terrore, sulla violenza e sull'imposizione, un potere che domina schiacciando
e distruggendo. Tu avevi rifiutato questo potere quando ti era stato offerto
da Satana nel deserto. Lo spirito immondo, che stravolge le facoltà
dell'uomo e gli impedisce ogni comunione con gli altri uomini, si serve
delle forze schiaccianti delle politiche usate dai potenti avidi di denaro
e di gloria umana. Gesù, il tuo compito è ancora attuale, tu devi incontrare anche i popoli "lontani" per farti conoscere da loro come la vera vita, come colui che dona la vera libertà che non fa uso di violenza. |
11 C'era là,
sul monte, una numerosa mandria di porci al pascolo. |
Gli animali immondi piacciono agli spiriti immondi, che sono
solo capaci di distruggere, di dare morte. E tu permetti che gli spiriti
s'impossessino degli animali immondi, così da precipitare insieme
nell'abisso. La terra così è liberata dal loro nefasto influsso.
I proprietari del benessere immondo vedono l'effetto, benefico per l'uomo, della tua presenza. Colui di cui tutti avevano paura è ora seduto, non fa più del male a nessuno; è vestito, liberato dalla vergogna della nudità, manifestazione del peccato e della ribellione alle regole della società: riconosce gli altri e si lascia riconoscere. Egli ora è sano di mente: si può comunicare con lui. I proprietari delle ricchezze hanno paura: non vogliono uomini liberi, hanno paura degli uomini veri. E perciò non vogliono te, Gesù: si accorgono che tu rendi gli uomini veri uomini. |
17 Ed essi si misero
a pregarlo di andarsene dal loro territorio. |
Se non ti vogliono tu non insisti. Non provi a convincerli.
Essi hanno visto la tua opera a favore dell'uomo. Sarà l'uomo emarginato,
l'uomo vittima del maligno che ora conosce la vera pace e la vera libertà,
l'uomo che conosce te come amico dell'uomo, sarà lui ad annunciarti,
a ricordare il prodigio della tua presenza e del tuo amore gratuito. Lui
vorrebbe stare con te, ma tu lo fai apostolo perché prepari il suo
popolo al futuro incontro con la tua Chiesa! Tu, Gesù, te ne vai sulla barca. Là, in quella regione lontana, rimane la voce di colui che era tra i morti dei sepolcri a pronunciare il tuo nome che dà vita. Tu scegli ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla (1Cor 1,28) per donare la ricchezza vera, la vita e la speranza del tuo nome a coloro che vivono nell'ombra della morte! |
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