serie 3. parte 2
Testo
del Vangelo |
Lectio |
21 Essendo Gesù
passato di nuovo in barca all'altra riva, gli si radunò attorno
molta folla ed egli stava lungo il mare.
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Signore Gesù,
hai messo un seme di vita nella regione dei pagani, dove non sei stato
riconosciuto né accolto. Non ti sei meravigliato del rifiuto: essi
non erano stati preparati ad accoglierti né dai profeti né
da Giovanni. |
25 Ora una donna,
che da dodici anni aveva un'emorragia |
La folla porta con sè, nascoste, altre sofferenze,
ed in essa è presente un'altra fede. Una donna, senza nome per noi,
vive una situazione drammatica. Ella soffre nel suo corpo una sofferenza,
dalla quale si sente allontanata da Dio e dagli uomini, e costretta in una
solitudine senza speranza. Ella aveva posto la sua fiducia negli uomini
e nella loro arte medica, e così ha sperimentato quanto sia vera
la parola del profeta Geremia: "Maledetto l'uomo che confida nell'uomo"
(17,5). La sua situazione è peggiorata, è aumentata la sua
sofferenza, e lei si è ridotta in povertà. Gli uomini vogliono
essere pagati anche se il loro dire e il loro agire rimane senza frutto. Di questa donna non conosciamo il nome. Di certo molte altre donne vivono la stessa delusione e la stessa angoscia che dura una vita. Dodici è il numero della completezza: esso ci dice che tutta la vita della donna è stata rovinata da una sofferenza che obbliga persino suo marito ad evitare l'incontro, e la costringe a vivere nascosta, chiusa nel rossore della vergogna. |
27 udito parlare
di Gesù, venne tra la folla, alle sue spalle, e toccò il
suo mantello. Diceva infatti: |
Gesù, questa donna umiliata e senza speranza, ha udito
parlare di te. Il tuo nome e la tua presenza la rialzano. Quanto è
preziosa la voce di chi pronuncia il tuo nome e di chi lo fa risuonare!
Quanto sono benedette le labbra che parlano di te! Questa donna è tanto abituata a star nascosta che nemmeno pensa di incontrare il tuo sguardo. Ella è cosciente della sua impurità, tanto che ritiene impossibile chiedere di essere toccata dalla tua mano. Ma la sua fede è viva. Ella sa che ciò che Dio tocca viene santificato e perciò anche ciò che tu tocchi viene purificato, e, se purificato, anche guarito e risanato, poiché sei di Dio. Ella non dubita nella sua fede, e viene alle tue spalle per toccare il tuo mantello. Gesù, solo il tuo mantello! Basta toccare qualcosa che appartiene a te, che indossi tu! La fede in te rende preziosa ogni cosa tua, ogni oggetto benedetto dal contatto con te. Tu ti sei accorto della forza divina uscita da te. Sei diventato debole, tu che per noi hai portato il nostro peccato. Ti sei spogliato della "potenza", della manifestazione divina, e ti sei umiliato per ritrovare noi, perduti nella disobbedienza, con il tuo spogliamento e la tua obbedienza fino alla morte (Fil 2). Ora ti accorgi quanto ti costa dare agli uomini l'amore di Dio per rivelare loro la sua gloria. |
29 E all'istante
le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che
era guarita dal male. |
La donna guarisce. Tu vuoi però darle di più,
vuoi assicurarla del calore del tuo sguardo, vuoi che lei ti incontri, ma
soprattutto vuoi che la sua fede sia conosciuta da tutti e sia di esempio
per molti! Tu vuoi pure assicurare la donna e la folla che non si è
operata una magia. Non è stata lei a darsi la guarigione, non è
stato il tuo vestito a risanarla, ma sei stato tu a premiare la sua fede
e la sua umiltà. Cercata da te, la donna non scappa, ma, seppur tremante
e timorosa di dover rivelare a te e a tutti la sua situazione di impurità
e di umiliazione, viene, e manifesta pubblicamente la sua fede in te. |
34 Ed egli le disse: "Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va in pace e sii guarita dal tuo male".
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Ormai il passato è cancellato. L'impurità e
l'umiliazione sono divenute strumento della tua gloria. Ora tu assicuri
la donna dell'amore del Padre chiamandola "figlia"! Ella non deve
temere: è amata da Dio, e perciò non deve aver vergogna di
nulla, tanto meno del suo passato, perché è stato toccato
da colui che è "santo"! Tu vuoi premiare la donna per la
sua fede vera, vera perché fonte di salvezza. Le doni il saluto che
si dà a chi ha incontrato Dio e il suo amore, e l'assicuri che la
sua guarigione è stabile, perché voluta da te. Gesù, mia salvezza, mio aiuto, mio rifugio e mio consolatore! |
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