serie 4. parte 4
Testo
del Vangelo |
Lectio |
31 E cominciò a insegnare loro che il Figlio
dell'uomo doveva soffrire molto, ed essere rifiutato dagli anziani, dai
capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere.
32 Gesù faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. 33 Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e gli disse: "Va' dietro a me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini". |
Signore Gesù, ora devi completare l'insegnamento
ai tuoi: essi sanno chi sei, ma non sanno cosa significa il termine con
cui Pietro ti ha chiamato, "il Cristo"! La loro familiarità
con le Scritture non è sufficiente, anzi; essi non sanno prendere
sul serio le profezie e si lasciano distrarre dalle aspirazioni degli uomini.
Devi spiegare l'affermazione di Pietro: "Tu sei il Cristo"! Certamente, è vero che tu sei il Cristo! Tu lo vuoi essere come Dio lo intende, vuoi essere quel Consacrato che Dio Padre vuole che tu sia. Tu sei il Figlio dell'uomo cui è dato sì il regno, ma dopo la persecuzione (Dn 7,13-14; 25-27), sei il Servo di Dio che realizza le profezie per le quali "deve" (Is 53; Sal 37,32; 85,14), sei il Giusto che viene messo alla prova dall'empio (Sap 2,12-20; 5,1-7), il profeta colpito dal popolo di Dio (Ger 2,30). La tua sofferenza sarà quella più dolorosa, perché sarai maledetto dai capi religiosi ed allontanato dai capi del popolo di Dio. La tua sofferenza sarà una morte in tutti i sensi; ma quando gli uomini non potranno più nulla contro di te, interverrà Dio stesso con la sua potenza, e risorgerai! Tu manifesti tutto ciò che ti attende, sconfitta e vittoria, ai tuoi. La tua sconfitta però non è sconfitta, anzi, è passaggio che evidenzia la grandezza della vittoria, è compimento della volontà d'amore di Dio, compimento della sua opera di salvezza. Dio stesso l'approverà intervenendo dopo tre giorni, com'è solito fare quando manifesta tutta la potenza del suo amore (Os 6,2). Tu risorgerai, e inizierà un mondo nuovo senza più paura della morte! Gesù, tu il Maestro, stai insegnando il primo insegnamento ai tuoi, a coloro che ti seguono. Questo è l'inizio del tuo insegnamento, ora che i tuoi hanno cominciato a capire. Ma com'è grande la tua delusione! Il discepolo che sa chi tu sei non vuole imparare. Egli sa che sei il Messia, ma ora vuole mettersi al tuo posto, ti vuole insegnare. Devi imparare tu da lui? Egli ti si pone davanti e ti rimprovera: ti prende in disparte come tu hai preso in disparte il cieco. Pietro ti ritiene cieco, e ti vuole guarire con la sua parola. Lo fa in disparte, ritenendosi migliore degli altri: non è stato lui infatti a dire che tu sei il Cristo? Gesù, nostro Signore dolcissimo, sei diventato terribile, per noi, per amarci, per insegnarci il vero discernimento. Rivolgi lo sguardo agli altri discepoli perché li vuoi partecipi di quanto avviene. Non guardi Pietro davanti a te. Davanti a te dev'esserci solo il Padre e il suo volere. Tu vuoi che Pietro ritorni insieme agli altri per ascoltare la tua parola, dietro a te, unico Maestro che conosci i pensieri di Dio. Tu hai vinto nel deserto e nelle discussioni con gli scribi e i farisei la tentazione di considerare il tuo compito alla maniera miope degli uomini. Che questa stessa tentazione debba riaffiorare e vincere nel cuore dei tuoi discepoli? Ti ringrazio d'aver ordinato a Pietro di tornare al suo posto, insieme agli altri, nella Chiesa, dietro a te, al posto del discepolo. Egli ha dato spazio al tentatore, il nemico, colui che impedisce il cammino verso il Padre, colui che ti vuole diverso da come sei perché vuole la perdizione degli uomini, non la loro salvezza. Com'è facile pensare secondo gli uomini, ma com'è bello e liberante pensare i pensieri di Dio! Continua ad essere nostro Maestro, Gesù! |
34 Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: "Se
qualcuno vuol venire dietro di me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce
e mi segua. 9
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Quanto tu insegni
vuoi che lo sentano tutti. Ormai hai visto che i tuoi discepoli non sono
diversi dagli altri, e perciò chiami la folla. Siamo nei pressi
di Cesarea di Filippo: la folla in questo luogo raccoglie ebrei e pagani.
Tutti devono ascoltare le regole principali del discepolo, anzi, le condizioni
per esserlo. |