serie 2. parte 7

Vangelo secondo Marco: capitolo 4,1-9

Testo del Vangelo
(trad. CEI 1977)

Lectio

1 Di nuovo si mise a insegnare lungo il mare.

E si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli, salito su una barca, si mise a sedere stando in mare, mentre tutta la folla era a terra lungo la riva.
2 Insegnava loro molte cose con parabole

e diceva loro nel suo insegnamento:

Le difficoltà dovute alle incomprensioni e alle accuse non riescono a fermarti, Signore Gesù! Tu continui ad obbedire al Padre, che ti ha mandato a radunare i figli di Dio dispersi! Se non si aprono le porte della sinagoga, sono tuttavia aperte per te le porte di molti cuori. Essi non sono rimasti scandalizzati dalle pretese e dal giudizio dei tuoi familiari, e nemmeno dalla calunnia degli scribi venuti dalla città santa.
Lungo il mare, là dove vive e cammina la gente, questa si raduna attorno a te, e tu continui ad adoperare la piccola barca che era stata preparata. Quella diventa la tua cattedra! Accanto a te stanno i discepoli che la tengono ferma, rimanendo continuamente sotto gli sguardi di coloro che prestano attenzione a te. Seduto sulla barca ondeggiante, ti fidi di loro: anch'essi così partecipano alla tua fatica.
Tutta la folla è a terra, distante, staccata da te. Nessuno ti può toccare, nessuno ti può possedere, ma tutti possono udire la tua voce, accogliere la tua Parola. È una bella immagine questa di ciò che continua ad avvenire. La gente si raduna per ascoltare la tua parola che arriva dalla barca, la Chiesa preparata da te! Ti trovi all'aperto, in mezzo alla natura dove gli uomini lavorano in obbedienza a Dio che ha detto ad Adamo: "Con il sudore del tuo volto mangerai il pane" (Gen 3,19). Ora da quel sudore tu trai pure il pane della Parola! Quel sudore ti offre le immagini che alzano il velo sul lavoro di Dio, sul suo dono agli uomini, e soprattutto sul tuo impegno fedele e sicuro!

3 "Ascoltate.

Ecco,

il seminatore uscì a seminare."

 

 

4 Mentre seminava,

La tua prima parola, "Ascoltate", è la parola dell'amore di Dio agli uomini, la parola che afferma il suo impegno di voler comunicare con noi, la sua presenza vigile, la sua cura premurosa e quotidiana per tutto il popolo e per ciascuno. Coloro che ti ascoltano sulla riva del lago sono il nuovo Israele che vuole aprire gli orecchi alla voce di Dio: tu la offri! Sei tu la Parola che viene dall'Alto! Ora si può realizzare in pienezza l'invito rivolto ogni giorno da secoli a tutto il popolo!
Ascoltate! Che cosa ascoltare? Come ascoltare? Ascoltare è soprattutto ubbidire: a chi ubbidire? Tu ora racconti una parabola. Dobbiamo ascoltare quella? O con quella ci dici solo con quale amore dobbiamo ascoltare l'annuncio che tu hai già dato e continui a diffondere: "Il tempo è compiuto, il regno di Dio è vicino"? Parla, Signore Gesù.
Noi ti osserviamo, rivolti verso il mare, verso il luogo che dà il cibo all'uomo grazie alla sua fatica e al coraggio con cui ne affronta il pericolo. Ora dal mare arriva un altro cibo, il cibo che nutre la nostra fame di vita eterna! Parlaci, Gesù!
"Ecco": tu cominci così. È una sorpresa ciò che vuoi comunicare! "Uscì il seminatore a seminare"! Di chi stai parlando, Gesù? È un avvenimento già accaduto. Dov'è quel seminatore che compie un lavoro così bello, pur se colmo di incertezza? Gli ritornerà il suo seme come pane per la sua famiglia? Seminare è un rischio: si "semina nelle lacrime" per "mietere con giubilo" (Sal 126/125)! Il seminatore di cui tu parli ha seminato con decisione, senza timore, senza rimpianto. Egli non ha risparmiato il seme, che è caduto ovunque. Il suo seme è buono, è speranza di vita, è certezza di gioia, promessa di pane!

una parte cadde lungo la strada;

vennero gli uccelli e la mangiarono.

 

 

5 Un'altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c'era molta terra; germogliò subito perché il terreno non era profondo, 6 ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò.

 

7 Un'altra parte cadde tra i rovi, e i rovi crebbero, la soffocarono e non diede frutto.

 

 

8 Altri semi caddero sul terreno buono

e diedero frutto,

spuntarono,

crebbero

e resero il trenta, il sessanta, il cento per uno".

Dapprima il tuo racconto desta delusione, preoccupazione e sofferenza: il seme cade sulla strada, tra le pietre, e anche là dove cresceranno solo i rovi. Quel seme sembra buttato via. Infatti, ecco gli uccelli che lo beccano subito. Ecco il sole che secca le radici tra i sassi. Ecco il rigoglio dei rovi che soffoca quello che riesce a spuntare. Quanta delusione e tristezza, quante lacrime da questo lavoro del seminatore! Con i tuoi ascoltatori anch'io mi chiedo che cosa tu voglia dirci con queste immagini. Già il profeta Geremia aveva avvertito: "Non seminate tra le spine… circoncidetevi il cuore…" (4,3). Le spine sono allora i desideri che il cuore dell'uomo oppone alla volontà di Dio! Ascoltate! Risuona ancora questo tuo invito, anzi, comando! Il tuo annuncio importante è il seme che trova molti ostacoli. Li abbiamo già visti: sei stato accusato di bestemmia, e così la tua proposta è volata via senza lasciar traccia! Sei stato calunniato come indemoniato, e così la speranza di accoglierti come salvatore si è seccata! Sono venuti a dire che sei un esaltato, uno che non sa quel che dice, e così la preoccupazione della propria reputazione ha reso vana ogni fatica e ha bloccato la gioia del regno che viene!
Gesù, stai parlando del tuo fallimento? Ma guarda, vedi quelli che ora sono attenti davanti a te sulla riva! Alcuni sono persino seduti con te sulla barca! Certo: tu l'hai già visto, ed ora parli dei semi caduti nel terreno buono, dove il frutto abbonda! Benché pochi, il loro frutto abbonda tanto da poter dire che qui è arrivata la stessa benedizione data da Dio ad Isacco quand'era tra i Filistei (Gen 26,12): produce persino il centuplo! C'è dunque chi ti ascolta davvero, e chi ti ascolta diviene benedizione per tutti! Il lavoro del seminatore ha avuto grande successo, là dove non è stato messo nulla accanto o al di sopra il seme.
Ascoltate! Chi ha preso sul serio il tuo invito: "Convertitevi e credete alla buona notizia" produrrà frutto, e molti potranno vivere, perché ci sarà abbondanza di pane!

9 E diceva: "Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!".

Ancora ci solleciti all'ascolto: "Chi ha orecchi… ascolti"! Sì, Gesù, ti obbedisco: vengo a te e credo alla buona notizia che tu sei l'amore del Padre per me e per tutti gli uomini! Vengo e credo! Nonostante ostacoli, difficoltà e tentazioni, il tuo Regno verrà e raggiungerà i confini della terra! "Chi ha orecchi…": non sono le folle che accolgono te, Parola di Dio, ma le singole persone. E queste dovranno continuare ad ascoltare, perché la tua parola rimane come un messaggero che ogni giorno continua a trasmettere vita e comunione, gioia e santità! Voglio ascoltarti, Gesù: la tua Parola è ogni giorno nuova, perché essa vuole illuminare ogni passo della mia vita! Parla, Gesù: voglio ubbidirti!

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