2
Come sta scritto nel profeta Isaia:
Ecco, io mando il mio messaggero davanti a te:
egli ti preparerà la strada.
3 Voce di
uno che grida nel deserto:
preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri,
4 si presentò
Giovanni a battezzare nel deserto, predicando un battesimo di conversione
per il perdono dei peccati.
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I profeti sono venuti
prima di te, Gesù, per annunciare l'amore di Dio, per annunciare
te! Molti profeti, ma un unico annuncio! Molte voci per lo stesso Re del
regno definitivo. Quanto predetto da un profeta è stato completato
dall'altro con lo stesso amore. Malachia completa l'annuncio di Isaia,
e tutt'e due dicono che la tua strada viene preparata.
Tu sei il re che viene, ed ecco davanti a te il messaggero che invita
tutti ad accoglierti. Il messaggero di Dio annuncia la tua venuta, prepara
l'attesa perché, attendendoti, venga spianato il terreno, sian
tolti gli ostacoli, sia reso più celere il tuo arrivo. La voce
del profeta deve risuonare nel deserto, lontano dai rumori e dalle distrazioni.
La voce che prepara la tua venuta risuona là dove il popolo ha
compiuto il passaggio dal deserto, luogo della crescita e della prova,
alla terra promessa da Dio, dove sono arrivati gli esuli al ritorno in
patria, là dove - privi di tutto il superfluo - i profeti cercano
di servire il Dio della vita!
Tu, che sei colui
che viene, incontri per primi coloro che si fanno poveri per Dio, coloro
che si allontanano dall'influsso delle loro vanità e delle voci
degli uomini per cercare solo l'amato del loro cuore, il Dio vivente e
santo! Essi troveranno te, ma prima di te colui che ti prepara la strada.
Egli è l'Inviato di Dio, che col suo nome dice già tutto,
dice già quale sarà la tua buona notizia: egli si chiama
"Giovanni", " Dio è bontà ", "
Dio è amore "!
Come ti prepara la via questo annunciatore di amore? Egli la prepara nel
deserto dei cuori, resi aridi e infruttuosi dal peccato. Questo è
il deserto che tu vuoi abitare, Gesù! Tu vuoi essere presente là
dove gli uomini passano per essere provati, nelle loro solitudini causate
dal peccato. Ed ecco Giovanni che predica il battesimo: egli chiama gli
uomini a morire alla loro vita passata, a cambiare vita, a deporre nell'acqua,
come in un sepolcro, i loro peccati. I peccati, frutto di egoismo, creano
solitudine crescente. Chi si lascia immergere nell'acqua da Giovanni,
da " bontà di Dio ", quegli è pronto a incontrare
te, Gesù, " salvezza di Dio ", che lo perdoni. Chi si
lascia immergere da Giovanni fa un primo passo, purifica il cuore per
riconoscere te, Gesù, ed essere salvato.
Il battesimo di Giovanni è un passaggio da una vita impostata nella
ricerca del proprio benessere ad una vita fondata su di te, roccia sicura!
Coloro che vanno da Giovanni si convertono: non sono più mossi
dalla paura di Dio, ma dal suo amore, e accetteranno te: così avranno
salvezza perché, grazie a te, non saranno più lontani da
Dio!
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5
Accorreva a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di
Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando
i loro peccati.
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Vengono tutti! È
il desiderio dell'evangelista, è il nostro desiderio che vengano
tutti, perché tu sei venuto per tutti! E difatti Giovanni non esclude
nessuno. Nessuno viene escluso di coloro che vengono; ma devono venire.
Chi vuole, di qualunque età e di qualsiasi categoria, poveri e
ricchi, istruiti e ignoranti, capaci e incapaci, nessuno deve passare
un esame, se non quello della propria umiltà e della decisione
di accogliere il perdono e la salvezza.
Chi vuole il perdono, tutti coloro che hanno sete di vita, accorrono a
Giovanni. Essi non vanno al tempio: i sacrifici, il culto che richiede
solo denaro e gesti rituali non li attirano più, per loro non sono
più garanzia di perdono divino, perché non richiedono il
cambiamento della vita, la conversione, il salto nelle braccia di Dio.
Coloro che vengono scendono nell'acqua, là nel deserto. È
l'acqua del fiume Giordano, dove il popolo dal deserto è passato
alla terra promessa (Gs 3,17)! Dopo l'incontro con Dio sul Sinai e dopo
le varie prove il popolo ha passato il fiume, aperto dalla fede. Ora i
peccatori entrano nell'acqua per bagnarsi, come Naaman (2Re 5). E come
Naaman, guarito dalla lebbra, ha incontrato il Dio vivente, così
questi, per l'intervento di Giovanni, sanati dai loro peccati, sono preparati
all'incontro con te. Anche Elia è passato oltre il Giordano per
essere avvolto dal fuoco del carro che lo portava via (2 Re 2,11). Ora
Elia è ritornato qui, non per castigare i peccati col fuoco, ma
perché siano perdonati: infatti ora i peccati vengono riconosciuti
e confessati, perché coloro che li hanno commessi siano preparati
ad accoglierti.
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6
Giovanni
era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi,
e mangiava cavallette e miele selvatico.
7 E predicava:
"Dopo di me viene colui che è più forte di me: io non
sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali.
8 Io vi
ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà nello Spirito Santo".
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Lo spirito di Elia
ha investito Giovanni, come allora aveva afferrato Eliseo. Dalla veste
lo riconosciamo (2Re 1,8), come Eliseo dal mantello ereditato dal suo
maestro! Il suo cibo è quello del profeta, che si nutre di quanto
viene offerto dal deserto, senza intervento delle mani impure dell'uomo.
Elia aveva passato il suo spirito profetico a Eliseo, ora Giovanni vuole
orientare il popolo che lo ascolta a te, Gesù, che completerai
l'opera santificandolo! Tu vieni dopo di lui e sei più forte di
lui: hai la forza di Dio, superiore ad ogni forza, e vieni dopo, come
il signore seduto sul carro viene dopo il suo cocchiere! Giovanni occupa
il posto del cocchiere!
Tu sei colui che deve prendere la sposa, rimasta infeconda, per dare figli
a Dio, sposo del popolo d'Israele. Giovanni è l'amico dello sposo:
ti accompagna, ma non ti deve sostituire, non può scioglierti il
sandalo! Giovanni ha aiutato a superare il gesto rituale, ha aiutato a
deporre il vestito vecchio e a riconoscere e abbandonare le forze seducenti
e negative del peccato, ma il fuoco ardente dello Spirito, la vita nuova
e la forza dell'amore che fa vivere vengono da te, Gesù. Sei tu
che realizzi le promesse della vita nuova nello Spirito (Gl 3,1; Ez 36,25-27)
che ricompone le nostre ossa e ci fa uscire dai nostri sepolcri (Ez 37,12)!
Vieni, Gesù, sei il nostro vestito e il nostro cibo, vieni per
darci il cuore nuovo e farci godere la vita nuova!
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