serie 2. parte 3
Testo
del Vangelo |
Lectio |
1 Entrò di nuovo nella sinagoga.
Vi era lì
un uomo che aveva una mano paralizzata,
2 e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato,
per accusarlo. |
Signore Gesù,
ritorni nella sinagoga. Qui avviene l'incontro dell'uomo con Dio, che
gli rivolge la sua Parola sempre creatrice e che ascolta la sua lode e
la sua preghiera. Qui avviene pure l'incontro dell'uomo con gli uomini
alla luce della presenza di Dio. Qui gli uomini imparano a conoscerlo,
a cogliere i segni della sua presenza e del suo amore, a convertirsi ai
suoi pensieri. Qui Dio ha l'occasione di manifestarsi rivelando la sua
misericordia per l'uomo, che è sempre bisognoso, fin da quando
s'è accorto di essere nudo. Da allora infatti ogni uomo è
privo di libertà e di gioia, fintanto che non viene raggiunto dalla
Parola che gli manifesta ancora l'amore del Padre e lo fa rivivere come
figlio. |
3 Egli disse all'uomo che aveva la mano paralizzata: "Alzati, vieni qui in mezzo!".
4 Poi domandò loro: "E' lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male,
salvare una vita
o ucciderla?". |
Tu ti accorgi certamente dell'atmosfera ostile che ti circonda.
Nella sinagoga ci sono persone - quelle che contano - già decise
di farti morire. Essi non hanno voluto vedere l'amore di Dio nelle guarigioni
compiute dalla tua parola. Ti stanno spiando. Forse hanno fatto venire apposta
quell'uomo promettendogli la guarigione da parte tua! Essi si ritengono
custodi della legge, e non custodi dei tuoi figli e loro fratelli! Non hanno
compreso che la legge è donata da Dio per custodire la libertà
dell'uomo e per favorire la sua crescita come figlio, fino alla piena confidenza
con lui, fino che egli diventi capace di compiere le opere dell'amore! Essi adorano la legge e non adorano Dio: non lo ascoltano più, perché la legge è più comoda, non richiede di impegnare amore! La legge li ha fatti padroni, sicuri di sè e giudici degli altri. Non ascoltano più Dio, e difatti, invece di collaborare con lui nel dare la vita, hanno già deciso di toglierla a te. Tu non badi a queste cattiverie, anzi, li vuoi aiutare ad iniziare una conversione. Chiami l'uomo impedito alla mano perché "risorga". Lo poni al centro della sinagoga, e al centro dell'attenzione. Egli è già al centro delle attenzioni del Padre, come tutti i poveri e i bisognosi, come gli orfani e le vedove, di cui si è fatto difensore. Non solo lui tu vuoi guarire. Hai posto in mezzo l'infermità fisica dell'uomo, ma così poni nel mezzo anche l'infermità spirituale di coloro che ti stanno osservando con malvagità. Ora il loro cuore indurito e il loro rifiuto ad osservare e imitare l'amore e la misericordia di Dio stanno là in mezzo, e sono molto più pesanti e più pericolosi di quella mano paralizzata. Essa non può far del male a nessuno, mentre l'indurimento del cuore diventa capace di uccidere quella vita che Dio ha dato e di cui egli gode proprio nel giorno di sabato! La domanda che tu fai risuonare nel silenzio della sinagoga mette in luce la tua intenzione e il loro progetto. Tu vuoi collaborare con l'amore di Dio a dare vita, essi collaborano con il nemico di Dio a togliere la vita. Adorando la legge al posto di Dio essi sono diventati idolatri, e l'idolatria è nemica dell'uomo, soprattutto dell'uomo di Dio. |
5 Ma essi tacevano.
E guardandoli tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori,
disse all'uomo: "Tendi la mano!".
Egli la tese e
la sua mano fu guarita. |
La tua domanda non ha bisogno di risposta. In giorno di sabato
si può fare il bene e si può salvare una vita, perché
di queste azioni Dio si compiace! Il gioo di sabato è il giorno della
sua gioia, e l'uomo che compie il bene aumenta la gioia di Dio! Ed è
chiaro che il male non lo si può fare mai, nemmeno di sabato. Ti rispondono con il silenzio. È una risposta malvagia. Vogliono nascondere le loro intenzioni palesi. Sei tu che rispondi alla loro malvagità con il tuo sguardo penetrante. E con indignazione rispondi allo spirito di menzogna che li avvolge come un manto sporco. La loro situazione, di persone incapaci di reagire con la gioia alle opere di Dio, ti rattrista. Nulla è più triste d'un uomo che rifiuta l'amore del Padre. Ma nonostante la tristezza tu ora non dimentichi l'uomo che ti ha obbedito e sta là nel mezzo come triste spettacolo. Al tuo comando egli muove la mano immobile, la mano che ora ha e dà vita, comunica gioia, lascia vedere l'amore di Dio e ne può diventare strumento! Egli tende la mano, quella che Dio stesso tende per difendere gli oppressi e che Mosè ha teso sul mare finché il popolo fosse passato (Sal 138,7; Es 14,26)! Tu hai parlato: la tua parola è parola nuova che fa ciò che dice. La tua parola è parola di Dio, del Dio creatore dell'uomo! Grazie alla tua parola l'uomo diventa capace di comunione, di generosità, di amore! |
6 E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui,
in che modo farlo
morire. |
Coloro che tacevano, ora manifestano la loro inimicizia a
te, e si consultano per riuscire a toglierti la vita. È sabato, e
fanno ciò che ogni giorno è proibito dalla legge: come mai
non si accorgono della loro disobbedienza? L'odio acceca davvero. Essi ti
odiano perché conosci il Padre e lo ami e sei da lui amato. Essi
non lo sanno amare, e t'invidiano. Si alleano con i loro nemici contro di
te, così come dice il salmo: "Insorgono i re della terra e i
principi congiurano insieme contro il Signore e contro il suo Messia"
(2,2)! Signore Gesù, abbi pietà! |