serie 4. parte 2

Vangelo secondo Marco: capitolo 8,10-21

Testo del Vangelo
(trad. CEI 1977)

Lectio

2. NON CAPITE ANCORA? (8,10-21)

10 Salì poi sulla barca con i suoi discepoli e andò dalle parti di Dalmanùta.
11 Allora vennero i farisei e si misero a discutere con lui, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova.
12 Ma egli, gemendo nel suo spirito, disse: "Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno".
13 E, lasciatili, risalì sulla barca e partì per l'altra sponda.


 

Signore Gesù, anche questa volta ti allontani dalla folla, e con i discepoli sali sulla barca. La folla saziata con i sette pani non deve distrarli. Essi devono stare con te, perché di un altro cibo devono nutrirsi. Importante non è il pane mangiato, ma sei tu!
Arrivi così a Dalmanuta: un luogo preciso, che noi però non sappiamo dove sia. Tu ti muovi sulla nostra terra con libertà, anche se noi non la conosciamo. In ogni luogo la tua presenza è importante e ogni luogo diventa importante quando là sei tu, e solo perché ci sei tu.
Qui ti raggiungono coloro che già si sono manifestati come tuoi nemici, i farisei, orgogliosi e sicuri della loro osservanza di riti e tradizioni. Anche questa volta essi ti vorrebbero distogliere dal tuo compito. Tu devi compiere l'amore del Padre: essi non lo credono, ma ti vorrebbero spingere a manifestarti agli uomini nei modi che già hai riconosciuto come tentazione di Satana. Tu sai che è il Padre che ti manifesterà come suo Figlio prediletto, come il Servo che compie le sue opere, come il profeta che dev'essere ascoltato. È tentazione di Satana voler fare qualcosa da te stesso per essere riconosciuto Messia. Tu fai ciò che il Padre ti suggerisce.
Essi vogliono un segno, perché non riconoscono che sei tu l'amore di Dio: tu sei molto più di un segno, tu sei già la Realtà. Se ci sei tu è assurdo volere un segno di te: ciò è soltanto indice della decisione di non volerti accogliere, di rifiutare che tu sia il dono di Dio promesso agli uomini. Tu hai compiuto molte opere di Dio: era opera dell'amore di Dio anche il pane che hai donato ai quattromila! Perciò ti rifiuti di rispondere alla domanda che si rivela insidiosa e malvagia. Quelli che te la pongono sono come la generazione iniqua sommersa dal diluvio perché rifiutava di lasciarsi interpellare dall'integrità di Noè (Gen 7,1).
Tu li abbandoni a se stessi. Ad essi deve bastare l'aver visto il tuo sospiro profondo, che manifesta la tua intima unione a Dio che non sopporta falsità e risponde a chi lo mette alla prova solo con un duro rimprovero!

14 Ma i discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con sé sulla barca che un pane solo.
15 Allora egli li ammoniva dicendo: "Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!".
16 E quelli discutevano fra loro perché non avevano pane.
17 Ma Gesù, accortosi di questo, disse loro: "Perché discutete che non avete pane? Non capite ancora e non intendete? Avete il cuore indurito?
18 Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate,
19 quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via?". Gli dissero: "Dodici".
20 "E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi avete portato via?". Gli dissero: "Sette".
21 E disse loro: "Non capite ancora?".


 

Sulla barca sei di nuovo solo con i discepoli. Essi sono rimasti sconcertati dalle richieste dei farisei e dal tuo sospiro. Frequentare i farisei è sommamente pericoloso per loro.
Essi sono con te, ma non sono ancora con te. Li distrae l'essersi accorti di non aver fatto provvista di cibo. Hanno un pane solo con sè! Abbi misericordia di loro, Signore Gesù! Sono anch'essi come i loro antenati che, pur accompagnati dai continui prodigi nel deserto, continuavano tuttavia a mormorare ad ogni difficoltà, che Dio poi puntualmente risolveva in modo prodigioso.
Tu, con grande sapienza, e con generosa pazienza, cogli l'occasione per far comprendere il significato di questo nuovo viaggio sul lago. L'hai voluto per allontanarli dal pericolo del lievito dei farisei, ma anche da quello di Erode, pericoli che si mescolano l'un l'altro. Il pane che si presenta a Dio (Es 23,18) dev'essere puro, senza lievito, come il pane della festa di Pasqua. Se ci offriamo a Dio per compiere il suo volere ed essere a lui graditi e da lui giustificati, dobbiamo accogliere colui che egli ha mandato con semplicità e purezza di cuore. Se volessimo aggiungere nostri meriti, nostri diritti, o il vanto di nostre capacità, oppure segrete aspirazioni a comandare a Dio e agli uomini per poter soddisfare gli impulsi e le passioni, questo sarebbe un lievito che trasforma il cuore e impedisce a Dio di accoglierlo alla sua Presenza. Erode rifiutò di convertirsi all'appello di Giovanni Battista, lo uccise, e ora ritiene te una sua apparizione: non ti vuole riconoscere, non ti vuole ascoltare. I farisei sono certi, con il loro impegno, di rendere Dio debitore verso di loro e di non aver bisogno quindi di un Salvatore. Ciò li rende ambiziosi e orgogliosi: ti ritengono inutile, e ti rifiutano senza ripensamenti. I tuoi discepoli non hanno nulla da imparare da costoro, nemmeno se sono ammirati e rispettati dal popolo: essi sono solo distrazione e tentazione.
La discussione sulla dimenticanza di fornirsi di cibo è un altro lievito che trasforma i discepoli e li allontana dal cuore di Dio. Perché non si accontentano di te, il Pane unico che hanno con sè sulla barca? Non è forse sufficiente il pane della Chiesa, il pane che è stato loro dato dal cielo? Quell'unico pane non sazia forse ogni fame per sempre?
Gesù, tu esprimi la tua meraviglia perché i tuoi non hanno ancora capito chi tu sei per loro! Non hanno capito che, se ci sei tu con noi, non ci manca nulla, perché tu sei il pastore che ci guida ai pascoli verdi e alle acque tranquille. Essi non hanno compreso il significato dei cinque pani e poi dei sette, né delle dodici sporte nè dei sette cesti di pezzi spezzati, avanzati, raccolti con cura e portati via!
Quando capiranno i tuoi discepoli? Quando tu spezzerai il pane con loro, solo con loro, e sarai l'unico pane spezzato per molti, allora comprenderanno, Gesù. Grazie, che doni anche a me di capire che, continuando a mangiare il tuo pane senza lieviti, divento pane di Dio offerto agli uomini perché non vengano meno lungo il cammino!

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