serie 4. parte 7
Testo
del Vangelo |
Lectio |
30 Partiti di là, attraversavano la Galilea,
ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. 31 Istruiva infatti i suoi discepoli e diceva loro: "Il Figlio dell'uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà". 32 Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.
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Signore Gesù, inizi il tuo viaggio verso
Gerusalemme partendo dal luogo più lontano, al confine con le terre
pagane. Questo viaggio è un vero pellegrinaggio: arrivando compirai
l'unico sacrificio vero, gradito al Padre, preannunciato e inconsapevolmente
atteso da tutti i sacrifici offerti dagli uomini. Attraversi quindi la Galilea,
la regione in cui tutti ti conoscono perché ti hanno ascoltato oppure
hanno potuto sentir parlare di te. Durante questo viaggio non vuoi essere
trattenuto da nessuno, né da malati né da peccatori né
da coloro che sono "come pecore senza pastore". Il vero cibo e
la guida definitiva e perenne la darai loro proprio a Gerusalemme: ora vuoi
preparare i tuoi discepoli ad esserne partecipi. La tua istruzione non dev'essere
interrotta, né disturbata. Essi devono conoscere e comprendere il
tuo mistero, devono essere preparati per accogliere quanto ti accadrà
nella città di Davide. Tu hai già rivelato quanto ti accadrà, ma essi hanno chiuso gli orecchi, anzi, hanno rifiutato di crederti e hanno tentato di opporsi al volere di Dio, diventando tentazione per te. Ora, in Galilea, dove tutti sono testimoni dei miracoli e prodigi compiuti da te, continui a ripetere il tuo insegnamento, e lo fai con le parole dei profeti, parole che nessuno può mettere in discussione. "Il Figlio dell'uomo viene consegnato nelle mani degli uomini"! I discepoli ragionano: Il Figlio dell'uomo è l'inviato di Dio, come potrà cadere nelle mani degli uomini? Eppure così dicono le profezie: Dio consegna agli uomini, che non hanno dato ascolto ai profeti, l'ultimo che gli resta, il Figlio, la pienezza del suo amore. "Nelle mani degli uomini": qui non dici dei peccatori, o dei pagani, o dei nemici, ma "degli uomini". Tutti gli uomini sono figli di Adamo, peccatori e nemici, disobbedienti, egoisti; essi fanno a te quello che avrebbero voluto fare a Giuseppe i suoi fratelli: ti uccideranno. Ma colui che ti consegnerà loro non ti abbandonerà. Quando gli uomini avranno fatto tutta la loro parte, parte di cattiveria e di morte, egli, il Padre, compirà il suo progetto: ti farà risorgere! Ti risusciterà dopo tre giorni, così si saprà che Dio è il tuo protettore! Questo è l'insegnamento che continui a donare, il più importante e il più incomprensibile. E difatti non capivano. Non capivano, come noi non comprendiamo, perché la morte per noi non è un passo utile, non è un momento gradito a nessun uomo. Noi non sappiamo come Dio possa adoperare la nostra morte, anzi, pensiamo che essa metta fine anche all'agire di Dio per noi, che ci impedisca di sperimentare il suo amore. Tu devi continuamente insegnare che Dio è Dio per noi anche dopo la nostra morte, che egli è sempre Dio dei viventi. Egli ti farà risorgere. Che Dio possa far risorgere dai morti lo ha creduto anche Abramo mentre accompagnava il figlio diletto verso il sacrificio (Ebr 11,19). I tuoi discepoli devono crederlo per te, e lo devono credere anche per sè, altrimenti come potranno rinnegare se stessi per seguirti? Dovrai insegnarlo ancora, Gesù, perché i discepoli non solo non capiscono, ma neppure vogliono capire. Pur potendo, non ti chiedono spiegazione: hanno paura! |
33 Giunsero a Cafàrnao.
Quando fu in casa, chiese loro: "Di che cosa stavate discutendo per
la strada?".
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Arrivi a Cafarnao,
dopo un lungo viaggio. Ed è l'ultima volta che entri nella casa
che avevi scelto come dimora per te, tua madre e i tuoi fratelli. E qui,
finalmente, ti siedi, chiamando i Dodici ad essere molto attenti. Essi
non hanno voluto risponderti quando hai chiesto l'argomento della loro
precedente discussione. Hanno taciuto, vergognandosi che, per loro, unica
conseguenza dell'annuncio della tua morte sia stato mettersi a pensare
a chi avrebbe preso il tuo posto tra di loro, e nel regno di Davide che
tu avresti ristabilito. L'argomento è molto importante, ma è
facile lasciarsi ingannare… da se stessi. |