serie 4. parte 8
Testo
del Vangelo |
Lectio |
38 Giovanni gli disse: "Maestro, abbiamo
visto uno che scacciava demoni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché
non ci seguiva". 39 Ma Gesù disse: "Non glielo proibite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me. 40 Chi non è contro di noi è per noi. 41 Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d'acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa.
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Signore Gesù, ora i tuoi discepoli sanno
come comportarsi tra di loro, sanno che sarà grande chi si farà
servo di tutti. E con gli estranei come debbono comportarsi? Ti pone la
domanda, o meglio, ti manifesta il suo parere Giovanni, il figlio del tuono.
In un momento in cui tu non eri presente i discepoli hanno impedito ad uno
di invocare il tuo nome contro il diavolo. Gliel'hanno impedito semplicemente
perché quel tale non stava con loro dietro a te! Essi manifestano
la convinzione che tu appartieni a loro, e non essi a te. In tal modo essi
impediscono a te di agire al di fuori della loro cerchia, limitano la tua
autorità entro la Chiesa. Metterebbero così la Chiesa stessa
nella condizione di non poter crescere, di non poter accogliere più
nessuno: tu infatti chiami chi si trova ancora fuori di essa! Santo è
il tuo rimprovero: essi non possono sostituirsi a te! Hanno agito male,
perché chi invoca il tuo nome evidentemente dà gloria a te
e ti amerà maggiormente, fino a divenire discepolo! Chi non manifesta
ostilità verso di te e verso la tua Chiesa è già sulla
buona strada, è aperto ad accogliere la tua luce e il tuo amore.
I tuoi discepoli stessi sono beneficati da chi non è ancora membro
della Chiesa, ma ha simpatia per te! E Dio stesso gode per ogni persona
che favorisce la vita e la missione di coloro che ti appartengono: li ricompenserà.
La ricompensa di Dio è la salvezza! Sei tu stesso la ricompensa del
Padre per coloro che ti amano!
I tuoi discepoli dovranno affrontare molte difficoltà. Ci sarà chi vorrà distoglierli dal credere in te, dall'ascoltarti, dal seguirti. C'è chi lo farà persino con persecuzioni. Ebbene, questi deve sapere che agendo così non danneggia solo loro, ma ancor più se stesso.
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42 Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio
che gli venisse messa al collo una macina da mulino e fosse gettato nel
mare.
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Ogni discepolo deve però vigilare anche e soprattutto su se stesso,
perché le tentazioni più forti per rinnegarti vengono dal
di dentro. La nostra stessa mano, il nostro piede e il nostro occhio possono
ostacolarci nel darti adesione. Queste membra del corpo possono esserci
di tentazione in vari modi. La mano vuole afferrare e possedere, il piede
raggiungere le cose bramate e l'occhio cercare le ricchezze da afferrare.
La ricchezza bramata e posseduta impedisce di seguirti. Tu hai detto che
è difficile per un ricco entrare nel regno dei cieli (10,25), perché
l'amore alla ricchezza prende il posto dell'amore per te, e inoltre genera
avarizia, e questa invidia, e poi superbia, atteggiamenti che ci mettono
sulla strada del potere e del dominio sugli altri. Per te non c'è
posto in un cuore dove si sviluppano queste radici. Signore Gesù, tu sai che noi, uniti a te, siamo e diventiamo sacrificio
gradito al Padre. Il sacrificio viene bruciato, e prima salato (Lev 3,13).
Per offrirci a Dio dobbiamo essere cosparsi di sale! Il sale che dà
il sapore gradito alla nostra vita è la sapienza della tua parola:
essa deve rimanere in noi, compenetrarci profondamente. Allora potremo
esser dati al fuoco dell'amore che ci brucia e ci presenta a Dio come
profumo a lui gradito. Sale che ci conserva e ci dà sapore è
ancor più il tuo nome stesso, Gesù! Il tuo nome deve rimanere
in me, nel mio cuore e nella mia mente, nei miei desideri e nei miei rapporti
con gli altri tuoi discepoli, e anche con chi ancora non ti conosce. Il
tuo nome fa di me un luogo di pace. Se il tuo nome è il motivo
e la forza di ogni mia azione e di ogni incontro, tutti coloro che s'imbattono
in me riceveranno te, che sei la pace di Dio!
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